MESSINA – In Consiglio arriva la relazione annuale del sindaco. Un appuntamento molto atteso, destinato a diventare il primo di una “lunga” serie perché gli argomenti sono tanti e nonostante i riassunti mancano all’appello, almeno di fronte ai consiglieri, le relazioni degli assessori Minutoli e Mondello.
A parlare delle più di 500 pagine stilate dall’amministrazione, 368 per il sindaco e 114 per le partecipate, è stato lo stesso Federico Basile: “Abbiamo voluto creare delle schede per argomento legate alle varie deleghe. In questo anno abbiamo portato a termine molte cose già in pancia dall’amministrazione precedente. Le prime azioni fatte sono state per l’assestamento della macchina amministrativa, portando a casa risultati storici. Tutte queste azioni ci hanno portato ad attivare le procedure per i concorsi. Bisognava ringiovanire nei numeri e nella composizione dei funzionari che hanno svolto, svolgono e svolgeranno egregiamente il loro lavoro. Abbiamo 1.008 dipendenti, abbiamo avviato quella ristrutturazione già palesata. Agganciato a questo abbiamo dotato la struttura di tre nuove figure dirigenziali”.
“E poi parliamo del piano di riequilibrio – ha continuato Basile -. Nella relazione c’è tutta la cronistoria delle rimodulazioni con gli aggiornamenti della massa debitoria ridotta a 140 milioni. Il dato va rilevato: non saremmo qui se il piano non fosse stato approvato con ogni punto, virgola e appendice. Il comune di Messina ha avuto questo piano approvato grazie alla rivoluzione portata avanti dal 2018 a oggi. E senza essere aiutato dello Stato. Ora bisogna chiudere la procedura di riequilibrio in tempi brevi”. Basile dopo un lungo discorso ha concluso: “Oggi Messina non viene più snobbata, è davvero la porta della Sicilia a livello regionale e nazionale. Messina ha fatto sentire la sua voce su temi importanti come quello del Pnrr. Quando tra qualche anno non ci sarà più il sindaco Basile resterà una città in cui è stato fatto qualcosa che finora non era stato fatto”.
A seguire, parla l’assessore Caminiti: “Ho aggiornato tutte le attività avviate dal 2020 a oggi. Ne abbiamo tante e mi riferisco principalmente alle politiche energetiche, come il progetto di relamping e dell’attuazione dei lavori, che oggi hanno superato il 90 per cento. Importante è stata l’app per le segnalazioni che ne ha portate circa 8mila e questo ci ha permesso di intervenire subito. Ma in questi anni è stato fondamentale il programma per l’efficientamento energetico degli edifici: 6,4 milioni di euro con l’agenda urbana, 7,6 con il pon metro, 500 mila euro con un bando del ministero. Questi interventi riguardano circa il 30 per cento degli edifici di proprietà comunale e saranno tutti conclusi entro il 31 dicembre di quest’anno. Ci ha permesso questo di avere una riduzione dei costi dell’energia elettrica di circa il 29,6 per cento e continueranno a diminuire. Un’altra delega importante è stata quella della sicurezza del suolo. Quest’anno abbiamo dato avvia ai cantieri per la messa in sicurezza dei 72 torrenti, in particolare quelli coperti che sono stati quasi tutti liberati da detriti e rifiuti. Sono più indietro le zone sud e nord perché gli appalti sono stati bloccati da un ricorso al Tar e poi al cga per questioni di graduatorie. Un altro cantiere importante è quello della frana di Tremonti”.
Caminiti ha poi parlato della sicurezza del litorale e del verde pubblico: “Sulle spiagge abbiamo raddoppiato i servizi, docce, cestini, accessibilità ai disabili, e già stiamo lavorando per migliorare in vista della prossima estate. Abbiamo chiesto di riavere balneabili diverse spiagge in zona sud per recuperarle come fatto con quella del Ringo”. Poi ForestaMe: “Un progetto complesso che riguarda varie zone della città, indipendenti. La parte più complessa e che ci sta dando più grattacapi è quella del centro, perché stiamo lavorando senza chiudere le strade ma chiudendo solo le corsie. Questo ci rallenta ma dobbiamo completare entro fine anno”.
Poi l’assessora Alessandra Calafiore: “Lavorare in continuità mi ha dato modo di cogliere i frutti di una progettazione attivata negli anni passati, come quella relativa alla formazione del personale. Penso alla stabilizzazione delle assistenti sociali avvenuta a dicembre 2022, che ha arricchito notevolmente il comune, ma anche l’assunzione di nuove assistenti sociali. Ci sono state poi le azioni contro la povertà e la povertà estrema: abbiamo realizzato tirocini per dare esperienze lavorative, abbiamo garantito anche formazione. Con questo abbiamo realizzato molti risultati interessanti, c’è stato anche chi non aveva la patente che è quasi sempre basilare per ottenere un lavoro”. Calafiore ha poi sottolineato che sono stati “modificati gli standard d’accoglienza, dando stabilità ai servizi e garantendo anche chi vuole rimanere in un ambiente protetto, a letto, ricevendo assistenza magari anche sanitaria. Le politiche d’inclusione si attuano dando possibilità”. E sulla disabilità l’assessora cita il progetto Interpares: “Rappresenta un intervento importante e altamente specialistico che viene fatta da una realtà fondamentale all’istituto marino di Mortelle”. Poi ha concluso: “Tante sono state le progettazioni messe in campo e tante quelle che stiamo realizzando anche grazie al Pnrr, come nel caso del ‘dopo di noi'”.
Segue l’assessore Caruso parlando di turismo e cultura: “Dal punto di vista turistico non c’è mai stata alcuna programmazione e purtroppo ci portiamo addosso l’etichetta di città di passaggio. Per questo abbiamo messo in campo una serie di sinergie per consentire a Messina di diventare un attrattore a livello turistico”. Ma è soprattutto il brand Antonello il progetto citato da Caruso: “Ce l’hanno chiesto anche le compagnie navali, il nostro obiettivo della causa museo bisogna essere perseguito entro il nostro mandato. Intorno a questo è nato il concorso nazionale di un logo, che sarà ora depositato insieme al marchio VisitMe, che diventa una garanzia di qualità per chi è in grado di parlare le lingue, accogliere, garantire servizi. Il nostro è un modo diverso di ragionare, i croceristi sono qui da 20 anni, si sarebbero potuto fare molto di più. Il cambiamento c’è stato dal 2020 in poi. I croceristi sono turisti di passaggio? Vero, ma quando c’è stata la pandemia è mancata anche l’entrata di un caffè. Moltiplichiamolo per 600mila. Su 6mila persone che arrivano il martedì della nave più grande, 1.200 vanno a Taormina e gli altri restano. Dobbiamo lavorare insieme ai commercianti, bisogna imparare a coccolare chi arriva. I turisti vagano senza sapere dove andare? Non è vero: ci sono walking tour, segnaletiche, qr code, sono autonomi nello scoprire la città e i dati dell’osservatorio regionale e di Google maps sono dalla nostra. Vanno educati però i messinesi, che non conoscono molte cose della loro stessa città”.
Poi tocca all’assessora Cannata: “Il nostro iter è stato quello dell’ascolto, con incontri e confronti. E l’abbiamo fatto con il sito YougMe, per garantire informazioni ai giovani su tutto ciò che li riguarda, come progetti, eventi, manifestazioni di vario tipo. E ci sono state iniziative come Un palco per tutti, per dare ai giovani l’opportunità di esibirsi ed esprimere la propria arte. O ai giochi tra i quartieri, che partiranno proprio questo fine settimane e si estenderanno fino alle finali di Villa Dante, il 22 ottobre. Quando si parla di giovani si parla anche di pari opportunità, comprese quelle territoriali: nessuno deve restare ultimo. E poi c’è Messina 2030: i giovani sono i pionieri del cambiamento e saranno loro a intervenire, aiutandoci, su temi come la sostenibilità e i buoni comportamenti civili anche collegati alla salvaguardia dell’ambiente”. Ma tanti sono i progetti citati dall’assessora Cannata, che ha parlato anche di inclusione e lotta alla discriminazione con l’inclusivity village: “I giovani devono essere più ascoltati e anche per questo abbiamo creato la consulta giovanile con cui ci riuniamo periodicamente proprio per capire quali sono le esigenze”.
L’assessore Cicala ha poi parlato del patrimonio comunale e degli immobili, con il successo della trattativa per il secondo Palagiustizia. Poi l’aspetto del sistema informativo: “Oggi dobbiamo seguire brillantemente ciò che la tecnologia ci riserva e vogliamo essere pronti a dare servizi ai cittadini. Il progetto della banca dati unica è partito e siamo in buona fase di completamente per le fasi centrali. Stiamo informatizzato e digitalizzando ogni settore grazie ai fondi pon metro e pon plus. Dobbiamo eliminare la carta? Sì, perché ha un suo costo per vari motivo. Tutto questo processo ha visto la digitalizzazione di nuovi settori in cui non si era mai intervenuti, come l’inventario dei beni immobili. La tecnologia è utile e bella quando il cittadino può usarla. Questo percorso di digitalizzazione porterà a servizi migliori”. Poi i tributi: “Solo con l’entrata delle tasse si possono migliorare i servizi per i cittadini. Una buona parte del sistema informativo ha avuto riscontro nella capacità di riscossione”.
Finocchiaro parte invece dagli eventi: “Il Natale è stato un avvio entusiasmante e mi ha fatto capire l’importanza del lavoro di squadra, in quel caso coi colleghi Cannata e Caruso. Da lì si è arrivati poi agli eventi che coinvolgono tutto il tessuto cittadino. Si è partiti dai Negramaro ma ci siamo dati l’obiettivo di ripartire al massimo dopo i disastri del covid e del post-covid. La mia fortuna è stato trovare un terreno fertile con idee già programmate: il brand Messina, il VisitMe, e tutte le altre azioni che vogliono far uscire la città dalla dicitura di città di passaggio. Ora Messina è attrattiva, è un posto in cui trascorrere due, tre, cinque o più giorni. Abbiamo mari, monti, cultura, cucina, tutto ciò che si può dare a un turista. E non per forza bisogna puntare agli stranieri, ma anche ai siciliani, che intercettiamo con i grandi eventi come quelli allo stadio che portano 40mila persone. Gli eventi hanno avuto ricavi per circa 6 milioni e impattato sul territorio per 34 milioni di euro solo con 4 eventi, senza il Tezenis, l’Rds summer festival, e quelli dell’ultima estate”.
Lo sport non è stato da meno: “E parliamo anche di eventi sportivi: a breve 350 atleti porteranno a Messina il mondiale di pesca. Avremo il campionato italiano di calcio balilla paralimpico, abbiamo avuto eventi nazionali e internazionali. Poi gli impianti sportivi: non si può attribuire alcun problema strutturale né alla precedente amministrazione né all’attuale. Non perché ci dobbiamo difendere, ma perché sono problematiche difficili ma perché ci sono contenzioni con il credito sportivo che non ci permettono di attingere a fondi che invece useremmo per interventi mirati. Ci siamo dati da fare comunque con i fondi comunali tranne per alcuni palazzetti, che invece rientrano nel Pnrr. Abbiamo tante squadre, tanti giovani e tante eccellenze che hanno bisogno di spazio. Stiamo lavorando, alcune problematiche le abbiamo risolte ma sappiamo che c’è tanto da fare”.
Infine l’assessore Currò, arrivato soltanto da poche settimane: “Molto contento per la delega alla scuola che mi ha assegnato il sindaco. Il primo obiettivo è di testimoniare la presenza, la vicinanza concreta del sindaco e dell’amministrazione al mondo della scuola: abbiamo visitato già una decina di istituti in città, per raccogliere emergenze eventuali e intervenire. Oggi gli istituti comprensivi e il provveditore sanno che siamo vicini a loro. Senza scuola non c’è presente e non c’è futuro, soprattutto in un momento in cui c’è complessità. E sulla seconda delega sono ancora più contento: è l’attuazione del decentramento amministrativo. Entro il 30 settembre ci saranno le prime osservazioni, ma già i quartieri hanno mandato tutto e siamo in condizione di vederle, metterle insieme e procedere attraverso altri contatti ad attuare un decentramento mai attuato fin qui”.