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Inaugurato il terzo lotto della Gallico-Gambarie

GALLICO – È stato inaugurato il terzo lotto della Strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, la parte finale di un’infrastruttura attesa da oltre quarant’ anni e che congiunge la costa e la montagna reggina. Una grande partecipazione all’evento che nonostante la forte pioggia ha fatto registrare la partecipazione del prefetto Clara Vaccaro, del questore Salvatore La Rosa, dei parlamentari Francesco Cannizzaro e Nicola Irto, numerosi fra assessori e consiglieri regionali, metropolitani e del Comune di Reggio Calabria, tra cui ovviamente il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, oltre a tanti primi cittadini e amministratori dei Comuni della vallata, il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana, i docenti ed il Rettore dell’università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, i presidenti degli ordini professionali e del Coni, Maurizio Condipodero

“Il mio primo e sentito grazie – ha dichiarato il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro – va a tutte le maestranze che grazie al loro sudore ed alle loro energie che, con il caldo, con il sole, la pioggia e il freddo, hanno consentito la realizzazione di questo grande sogno. Grazie ai dirigenti, ai tecnici, a tutte le autorità presenti. Un ringraziamento anche al Presidente Occhiuto, grazie al quale abbiamo reperito un ultimo e fondamentale finanziamento.

La Gallico-Gambarie si pone al centro di un’azione politica istituzionale più ampia che veda protagonista Reggio Calabria con il rilancio dell’aeroporto Tito Minniti, il Ponte sullo Stretto, l’appuntamento con il G7 dei mesi scorsi. Azioni che segnano, in modo definitivo, la sviluppo dell’intera area metropolitana”.

“Se n’è parlato per anni – ha continuato il deputato reggino – fortunatamente, questo governo regionale se ne sta occupando, insieme alla deputazione parlamentare. Siamo, infatti, riusciti ad ottenere 3 miliardi e mezzo di euro che andranno a contribuire al rifacimento di quella che conosciamo come “la strada della morte”. Tutti insieme, adesso, dobbiamo incalzare il Governo per ottenere altri fondi per poterla, finalmente, completare. La SS 160 è un obiettivo di tutti. Sono convinto che con la sinergia istituzionale riusciremo a destinare altre risorse. Non è detto che non avremo sorprese anche in questa manovra”.

“È motivo di grande orgoglio – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – poter avere l’onore e l’onere di scrivere l’ultima riga di una storia lunga quarant’anni, che ha attraversato tante stagioni e diversi cicli politici. È un’opera che ha molti padri e tante madri ed è importante riconoscere il ruolo avuto da quanti, nel momento in cui hanno rivestito ruoli istituzionali, hanno contribuito a scrivere un pezzettino di storia di questa infrastruttura. I Parlamentari, i presidenti di Regione e di Provincia, le associazioni: ognuno di loro deve essere orgoglioso della giornata di oggi e deve sentire un po’ come propria questa opera pubblica perché le strade uniscono”. Una circostanza che, per Falcomatà, dove servire da insegnamento: “Rispetto a servizi, opere pubbliche, infrastrutture o anche battaglie che contribuiscono a fare sviluppare un territorio ed a migliorare la qualità della vita dei cittadini, la politica deve dimostrare autorevolezza, maturità, capacità di unirsi svestendo le casacche di partito ed indossando l’unica maglia possibile che è quella del nostro territorio”.

“Quest’opera – ha aggiunto il sindaco – ci dice anche che dobbiamo continuare a fare molto di più. È evidente che la Gallico-Gambarie non risolve i problemi del sistema dei trasporti nel Mezzogiorno e nella nostra Regione, non supera un problema di accessibilità e mobilità. Ciò ci deve fare riflettere e spronare il Governo nazionale, che ha investito in altre zone del nostro Paese, ad investire anche su questo territorio”.

“Allora stesso modo – ha proseguito – questa inaugurazione è la dimostrazione che unire mare e montagna in soli venti minuti consente di togliere anche l’ultimo alibi allo sviluppo turistico ed economico delle aree interne, permette a tanti cittadini di poter restare e a tante persone di decidere di poter tornare in queste zone”.