La prima macchina a parcheggiare è quella guidata dall’assessore Cacciola. Accanto a lui il sindaco Accorinti, che paga con un euro il primo “gratta e sosta”. Dopo una lunga serie di peripezie, il parcheggio di villa Dante è finalmente aperto e fruibile per la cittadinanza.
Ma delle lungaggini burocratiche che hanno portato all’apertura odierna, anche se i lavori sono finiti due anni fa, si è preferito parlare poco. L’idea è riassunta in una frase di Cacciola: “E’ una brutta storia del passato che deve diventare una bella storia del futuro – esordisce -”. Poi, subito la questione principale, l’utilizzo del parcheggio. La città non può permettersi che resti vuoto, discorso che vale anche per il Cavallotti e per il La Farina. Il nuovo Zaera Sud dev’essere la spinta per un cambio di abitudini della maggior parte dei messinesi, che al momento non ne vogliono sapere di pagare la sosta, per portare al risultato di una maggiore vivibilità del centro città.
“Non credo sia solo un problema economico, del costo in sé – afferma Cacciola -, ma dipende dalle abitudini. Stiamo cercando di far sì che i parcheggi diventino un modo per vivere la città in modo migliore. Con un biglietto unico, si può usufruire anche del mezzo pubblico e si può arrivare in altri punti della città senza avere il problema di trovare parcheggio vicino. Speriamo di far cambiare la mentalità dei cittadini”.
Per riuscirci, sarà necessario impedire la sosta vietata: “Cercheremo di intervenire anche su questo fronte – risponde Cacciola -, soprattutto nelle prime fasi, con un controllo rigoroso. Dobbiamo inculcare il concetto che sostare nei parcheggi multipiano è più sicuro e più comodo. Quando andiamo in altre città lo facciamo, a Messina no”.
L’amministrazione comunale vuole rendere agevole anche la sosta al Cavallotti: “Stiamo cercando di superare alcune problematiche – prosegue l’assessore alla mobilità -, a partire dall’illuminazione, sia quella interna, sia quella in prossimità del parcheggio, che è fondamentale per la sicurezza. Metteremo anche delle navette gratuite, prima ancora dell’apertura della prevista isola pedonale”.
Insieme ai parcheggi, è necessario anche un trasporto pubblico efficace. “E’ un programma che prevede diverse fasi – dichiara Cacciola -. Già ci sono molti più bus in giro, ma faremo anche altri passaggi. L’isola pedonale, ad esempio, non poteva partire senza i tre parcheggi e questo di villa Dante è fondamentale al pari degli altri due. Non abbiamo contribuito alla costruzione ma ci siamo impegnati tantissimo per farlo aprire, risolvendo tutti gli ostacoli burocratici e tecnici che lo impedivano”.
Al momento, si utilizzano i “gratta e sosta”, ma in futuro sarà diverso. “Il nostro fine ultimo è il pagamento automatico – conclude l’assessore -. Attualmente si userà il biglietto tradizionale perché volevamo aprire nei tempi più rapidi possibili, ma pian piano cambierà. E’ come quando si entra in una nuova casa e c’è la necessità di mettere su le cose gradualmente”.
216 posti auto che vanno ad aggiungersi ai 455 del Cavallotti ed agli 80 del La Farina. Il costo del parcheggio di villa Dante, aperto tutti i giorni dalle 6.30 alle 22.30 festivi compresi, è di 50 centesimi l’ora, ma con un biglietto atm andata e ritorno, del costo di 1 euro e 70 centesimi, c’è inclusa la possibilità di sostare per tutta la giornata, così come già avviene nel parcheggio di interscambio all’Annunziata, capolinea nord della linea tranviaria. Con 2 euro e 60 centesimi al giorno, poi, si potrà salire su tutti i mezzi pubblici senza limiti di corse.
“E’ un costo minimo – afferma il sindaco, Renato Accorinti –, Guido Signorino ci ha anche ripreso per questo, ma noi vogliamo proporre incentivi in tutti i modi”. E il miglior incentivo, probabilmente, sarà quello di multare le auto in sosta vietata. “Lo faremo, multeremo tutti – risponde il sindaco -, ma abbiamo pochissimi vigili ed è impossibile controllare tutta la città. Abbiamo dato mandato al nostro segretario generale di trovare, se possibile, una soluzione legale per far lavorare i 32 giovani vigili che sono in graduatoria”.
C’è poi la questione dei campi da tennis, che sono stati smantellati per costruire il parcheggio: “Avevano promesso che sarebbero stati ripristinati – prosegue il sindaco – ma non l’hanno fatto. Il mio impegno forte è che farò di tutto, anche se il Comune non ha soldi in cassa ma solo tanti debiti, per rifarli. Ho già avviato incontri sia col pubblico sia col privato, con la Regione ma anche con la Uisp. I campi da tennis devono tornare qui per poter essere fruiti a basso costo, così come ricordo facevamo coi ragazzi della mia scuola”.
Un altro dei problemi, facilmente risolvibile, è la mancanza di un accesso pedonale dal parcheggio a villa Dante. E’ quanto ha segnalato il consigliere della III circoscrizione, Santi Interdonato, che chiede anche la manutenzione dei giochi per bambini e che vengano dati in gestione il centro sociale, il campo da calcetto che è stato vandalizzato, e l’arena di villa Dante che è sottoutilizzata. “Faremo anche questo, una cosa dopo l’altra – risponde il sindaco -, ma ci vuole del tempo, lavoriamo 24 ore al giorno su una miriade di problemi”.
Accanto al parcheggio c’è ancora l’area di cantiere, sulla quale proseguono le attività per essere restituita a villa Dante. Qui c’è l’ipotesi di esporre i reperti archeologici, già catalogati dalla Soprintendenza, trovati durante i lavori.
Da villa Dante, partirà anche la pista ciclabile cittadina: “Si realizza facilmente sulla corsia dell’autobus – conclude Accorinti -. Gli unici costi minimi riguardano la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale. Passerà da viale San Martino, poi da via Tommaso Cannizzaro, corso Cavour, viale Boccetta, via Garibaldi fino a piazza Castronovo, attraversando scuole, Tribunale, Università, Provincia e Comune. Quando arriveranno i fondi già previsti dal ministero dell’Ambiente, faremo il bike sharing. Abbiamo eliminato il cordolo dal progetto, diminuendo i costi del 30 % ed allungando il percorso. Dobbiamo abituarci a rispettare le regole come si fa nel resto d’Europa. Basta una linea, non servono cordoli”.
Ed alla fine, il simbolico taglio del “bollino rosso”, il cartello apposto lo scorso febbraio durante una visita dell’ex ministro alla coesione territoriale, Fabrizio Barca, che indicava l’obiettivo non raggiunto nei tempi stabiliti. Accorinti e Cacciola tengono in mano la forbice insieme e procedono. Un taglio che deve rappresentare uno stacco col passato. L’utilizzo di una nuova infrastruttura per rendere più vivibile l’area circostante e tutto il centro cittadino.
(Marco Ipsale)