cronaca

Incendi, il giorno dopo tra Oliveri e Patti: paesaggio spettrale e danni incalcolabili

PATTI – “Non c’è un’area del nostro territorio che è stato risparmiato dal fuoco”. E’ questa la risposta del sindaco di Patti Gianluca Bonsignore alla domanda su quali siano le maggiori criticità, il giorno dopo i roghi che hanno devastato l’interno messinese. Domate le fiamme nella notte, stamane il primo cittadino è impegnato nella verifica della situazione delle molte frazioni collinari del comune, in particolare quelle dell’area sotto il promontorio di Tindari dove ieri le fiamme hanno fatto temere anche per il santuario della Madonna Nera. In difficoltà in particolari le frazioni di Moreri e Scala ma anche altri centri.

A Patti frazioni senza acqua e luce

Le frazioni sono infatti alimentate da pozzi e non dall’acquedotto e poiché la rete elettrica è saltata ovunque, ieri, fino a completo ripristino le abitazioni sono senz’acqua e gli abitanti sfollati ieri per il momento rimangono fuori casa. Il primo cittadino sta coordinando con i responsabili dell’Enel le operazioni urgenti per ripristinare le forniture nel più breve tempo possibile. Per fortuna né ieri né oggi si sono registrati feriti, anche se nei momenti di maggiore violenza delle fiamme qualcuno ha oggettivamente rischiato la propria vita. Nella notte gli sfollati hanno trovato ospitalità presso familiari e l’Arcivescovo ha messo a disposizione la struttura d’accoglienza della Sacra Famiglia.

Incendi ancora attivi a Oliveri

Situazione più difficile a Oliveri, il centro dell’inferno del 25 luglio. In nottata l’emergenza è rientrata, la Statale 113 e l’autostrada A20 sono tornate percorribili, chi è rimasto bloccato perché in transito ha potuto rimettersi in viaggio e la maggior parte degli sfollati sono tornati a casa. Anche qui il paesaggio è spettrale un poco ovunque: palazzi anneriti, danneggiati, colture in fumo e rete elettrica malfunzionante. E ci sono ancora due focolai attivi, pur monitorati e sotto controllo. Il sindaco Francesco Iarrera sta coordinando le attività, soprattutto quelle in favore delle famiglie ancora sfollate. Diverse le case inagibili, soprattutto nella zona della Stazione, la più interessata dai roghi. In entrambi i comuni la conta dei danni, che comincerà dopo il ritorno alla normalità, si profila impietoso