cronaca

Inchiesta Dia: Bontempo e Scirocco pronti agli appalti esteri. Chi ha parlato e chi no

Giovanni Bontempo e Francesco Scirocco erano pronti a espandersi anche all’estero ed esaminavano le procedure di finanziamento dei progetti coperti dai fondi Pnrr in vista di lavori per esempio in Romania. E’ quanto emerge dal provvedimento del giudice di Milano Fabrizio Filice che ha disposto per entrambi il carcere.

Le intercettazioni del 2024

La Procura infatti dopo una prima richiesta di arresto ha presentato, i primi giorni del luglio scorso, una integrazione contenente delle intercettazioni recentissime, datate appunto 2024. Si tratta di intercettazioni che svelano le conversazioni tra Bontempo e soggetti terzi che discutono di mezzi d’opera, squadre di uomini e lavori in Romania. Bontempo e Scirocco, a loro volta, ragionavano di opportunità e problemi che le procedure legate al Pnrr presentano per le imprese. Questa volontà di espandersi oltre ai confini italiani, documentata nelle recenti conversazioni intercettate, è uno degli elementi che, spiega il giudice milanese, giustificano l’applicazione del carcere per entrambi: quegli “affari” tra i due sono ancora in corso, dice in sostanza il giudice.

I lavori all’estero

Non solo le commesse legate alle olimpiadi invernali Milano-Cortina, non soltanto i rapporti con uomini del colosso We Build candidato ai lavori del Ponte sullo Stretto di Messina, dunque, ma la possibilità di entrare in affari con costruttori che a vario titolo avevano già un piede fuori dall’Italia era tra le opzioni vagliate dagli imprenditori oggi in carcere. Scirocco è rinchiuso a Catania, mentre Bontempo è in cella a Milano-Opera.

Faccia a faccia col giudice: chi ha parlato e chi no

Il ristoratore nebroideo è stato interrogato dal Giudice per le indagini preliminari e ha scelto di rispondere. Accompagnato dall’avvocato Alessandro Pruiti, Bontempo ha respinto le accuse più gravi che gli sono state mosse dagli investigatori, in particolare quelle legate alle ombre di mafiosità. Nel mirino degli inquirenti in passato, in particolare nell’operazione Gotha 3, Bontempo ha spiegato di essere stato scagionato da tutte le accuse e ha prodotto la documentazione che documenta l’esito dei procedimenti. Con Scirocco e gli altri interlocutori parlava di affari, insomma, senza nessun altro legame. Il difensore ha chiesto per lui la liberazione, depositando apposita istanza che il Gip Filici si è riservato di valutare: risponderà entro la fine della settimana.

Scirocco invece, difeso dall’avvocato Nino Favazzo, si è avvalso della facoltà di non rispondere.