Si sono conclusi poco dopo le 14,30 di oggi gli interrogatori delle persone arrestate lo scorso 17 luglio nell’ambito dell’inchiesta “Corsi d’Oro”. Otto gli indagati che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Alle 9.30 di stamattina era fissato l’inizio delle audizioni davanti la gip Giovanni De Marco. Alle 14 la fine. Si sono conlusi mezz’ora dopo. Davanti al gip De Marco e alla presenza del procuratore aggiunto Ardita, dei sostituto Fabrizio Monaco, Camillo Falvo e Antonio Carchietti oggi si sono presentati Chiara Schirò, moglie di Francantonio Genovese, Concetta Cannavò, ex tesoriere del Pd, Daniela D’Urso, moglie dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca e ancora Elio Sauta ex consigliere del Pd vicino al deputato dei democratici e Melino Capone, ex assessore comunale nella giunta Buzzanca, Graziella Feliciotto, Natale Lo Presti, Nicola Bartolone, Natale Capone e Giuseppe Caliri. Tra le persone sentite oggi anche Carlo Isaja funzionario dell’ispettorato del Lavoro sospeso per due mesi dall’esercizio del pubblico ufficio per aver rivelato l’arrivo di un’ispezione a Sauta.
Chiarà Schirò si è avvalsa della facoltà di non rispondere, mentre ha chiarito le sue ragioni Natale Lo Presti così come Giuseppe Caliri e Carlo Saja. Tutti e tre hanno respinto le accuse.
Elio Sauta e Grazia Feliciotto si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per loro l’avvocato Gullino che li difende ha già pronto il ricorso al Tribunale del Riesame. “Ho riscontrato diverse incongruenze nell’impianto accusatorio – ha spiegato – è presenterò istanza per chiedere la scarcerazione dei mie assistiti”.
Non hanno aperto bocca anche il resto degli indagati. Tra gli ultimi a presentarsi davanti al gip Daniela D’Urso e Melino Capone. Gli avvocati di quest’ultimo hanno chiesto la scarcerazione al gip, presentando documenti che dimostravano la chiusura dell’Ancol ormai da tempo. E sostenendo quindi che non sussistesse il pericolo di reiterazione del reato. Il gip De Marco ha rigettato la richiesta.
Il gip De Marco ha invece accolto la richiesta dell’avvocato Silvestro ceh difenbde Giuseppe Caliri e ne ha disposto la scarcerazione.