Revocati i domiciliari per i principali protagonisti del processo sulla formazione professionale a Messina. La II sezione del Tribunale ha revocato l'ordinanza di custodia per Daniela D'Urso, moglie dell’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, Chiara Schirò, moglie dell’ex sindanco Francantonio Genovese, Carmelo Capone, ex assessore Pdl alla viabilità, Elio Sauta ex consigliere comunale Pd ed ex presidente dell’Aram, Graziella Feliciotto moglie di Elio Sauta, Natale Lo Presti e Nicola Bartolone. Nessun obbligo per loro, che sono adesso totalmente libero. Si tratta in pratica di tutti gli imputati che avevano presentato istanza, assistiti dagli avvocati Alberto Gullino, Nino Favazzo, Marcello Scurria, Nino Parisi, Salvatore Giannone, Salvatore Silvestro. Prossima udienza il 5 marzo, quando sarà cristallizzato il materiale accusatorio: quel giorno infatti i periti dovrebbero depositare le conclusioni del loro lavoro volto a stabilire quali intercettazioni e quale materiale informatico, captato durante le indagini, entrerà agli atti del processo , e quale no.
Intanto vanno avanti le indagini relative al ruolo delle altre persone, esaminato dalla Procura, a cominciare dai due indagati eccellenti, i deputati del Pd, Francantonio Genovese e Franco Rinaldi. Il pool di magistrati che si occupa della vicenda, il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e i sostituti Fabrizio Monaco, Antonino Carchietti e Camillo Falvo, ha chiesto una proroga delle indagini per tutti, e sta ascoltando diverse persone informate sui fatti e indagate per approfondire singoli aspetti specifici. Il processo, lo ricordiamo, è quello battezzato Corsi d’oro e relativo alla gestione dei fondi destinati agli enti Aram, Ancol e Lumen.