Inchiesta forniture in sanità, libero anche l’imprenditore Pietro Sola

Catania- Anche Piero Sola, presidente di Collage S.p.A, non è più ai domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari di Catania ha revocato il provvedimento cautelare disposto per lui nell’ambito delle indagini sulle forniture in sanità battezzate Vasi Comunicanti.

“La Collage Spa estranea ai reati”

La revoca è stata disposta, spiega in una nota la società, con provvedimento separato da quello adottato nei riguardi degli altri indagati: “A Pietro Sola infatti, è stata riconosciuta, in esito alle discolpe anche documentali fornite dalla difesa e agli ulteriori accertamenti espletati, l’assoluta insussistenza di qualsivoglia indizio di colpevolezza”.

Il commento dei legali


Gli avvocati Pietro Granata, Giuseppe Fiorenza e Giovanni Di Benedetto, difensori di Pietro Sola, manifestano il loro compiacimento per il provvedimento adottato e per la sensibilità e celerità con cui sia il Pubblico ministero che il Giudice per le indagini preliminari., preso atto dei chiarimenti forniti, hanno revocato la misura cautelare restituendo piena onorabilità a Pietro Sola e alla Collage S.p.A.

L’indagine Vasi Comunicanti

L’inchiesta è sfociata, lo scorso 4 luglio, nei provvedimenti per 9 persone tra direttori di dipartimenti di quattro ospedali siciliani e imprenditori. La verifica della magistratura riguarda la fornitura di stent ai reparti dei cardiologi, compreso il professo Antonio Micari del policlinico di Messina. Forniture, secondo l’ipotesi, “gonfiate” rispetto alle reali necessità delle aziende pubbliche. Dal punto di vista cautelare l’inchiesta è però già stata ridimensionata dallo stesso giudice per le indagini preliminari, dopo gli interrogatori di garanzia.