L’inchiesta sul disastro del primo ottobre 2009 è approdata a luglio all’udienza preliminare. Sono diciotto le persone indagate finite davanti al al gup Salvatore Mastroeni che ora dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pubblici ministeri Adriana Sciglio e Stefano Ammendola. Dell’elenco fanno parte amministratori locali, ex amministratori, geologi, progettisti e tecnici nei confronti dei quali vengono ipotizzate pesanti accuse che vanno dall’omicidio colposo al disastro colposo e lesioni colpose. Fra i nomi di spicco quelli dell’ex sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, di Mario Briguglio, sindaco di Scaletta Zanclea, di Gaspare Sinatra, commissario straordinario del Comune di Messina dal 2007 al 2008, di Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione Siciliana e Salvatore Cocina, ex responsabile della Protezione Civile Regionale. Nomi ai quali la Procura è giunta dopo aver esaminato migliaia di documenti, foto, immagini fornite ai periti da tecnici e Carabinieri intervenuti nelle ore successive al disastro. Durante la prima udienza, quella del 13 luglio scorso, i legali delle vittime e dei loro familiari hanno presentato oltre 150 richieste di costituzione di parte civile. Oltre ai i familiari delle vittime hanno chiesto di costituirsi parte civile anche associazioni ambientaliste, la Regione siciliana, i Comuni di Messina e Scaletta Zanclea e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Prossima udienza prevista per il 5 novembre ma ci vorrà ancora tempo prima che il gup Mastroeni possa entrare in camera di consiglio per decidere rinvii a giudizio e proscioglimenti.