Tre medici indagati per il bambino “nato” morto al Papardo, eseguita l’autopsia

Tre medici sono stati iscritti nel registro degli indagati nell’inchiesta relativa al bambino nato morto giovedì pomeriggio all’ospedale Papardo. E’ stato il sostituto procuratore Antonio Carchietti a firmare i provvedimenti che hanno raggiunto due medici del pronto soccorso del nosocomio ed il ginecologo di fiducia della madre del piccolo. Il reato ipotizzato per tutti è di omicidio colposo. Oggi, intanto, nella camera mortuaria del Papardo è stata eseguita l’autopsia dai medici legali Antonino Messina e Francesco Maria Accardo i cui risultati si conosceranno fra sessanta giorni.
La tragedia si è consumata giovedì scorso. La mamma, 32 anni, era alla sua prima gravidanza, giunta alla trentacinquesima settimana. Da due giorni la donna non sentiva muovere il bambino nel ventre ed aveva temuto il peggio. Si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Papardo così come le aveva consigliato il suo ginecologo di fiducia. Al suo arrivo i medici di turno si sono subito resi conto che qualcosa non andava. La donna è stata sottoposta dal medico di guardia ed esame cardiotocografico per monitorare l’attività cardiaca fetale. Ma il battito cardiaco del bambino era flebile ed è stata subito attivata la sala operatoria dove il feto è stato estratto. Purtroppo tutti i tentativi di rianimare il piccolo si sono rivelati inutili. Nel referto, stilato dai medici del Papardo, si legge che determinante sarebbe stata la posizione del feto e del cordone ombelicale che avrebbe soffocato il bimbo. Una spiegazione che non ha convinto la madre del piccolo che ha presentato una denuncia ai carabinieri. La direzione dell’azienda Papardo in un comunicato spiega che non si è trattato di un caso di malasanità e ripercorre l’intero pomeriggio in cui si è consumata la tragedia affermando che la signora è stata assistita al meglio dai medici dell’ospedale.