cronaca

Incidente a Pace, la mamma di Milena: “Tragedia annunciata, soluzioni o succederà ancora”

MESSINA – A Marilena De Stefano è sembrato di scorrere i frame di un film già visto. Non sullo schermo, ma vissuto sulla sua pelle. L’incidente costato la vita a Ciryl Pulukutty Don, sabato scorso sulla litoranea nord, ricorda troppo da vicino quello che le ha strappato la figlia Milena Visalli. Dopo la tragedia di mia figlia ho cercato un contatto con gli amministratori, che però non mi hanno voluto ascoltare. Conosciamo tutti la situazione della litoranea, se non si interviene regolando diversamente la circolazione, succederà ancora”.

Una manovra azzardata

Gli agenti della Polizia Muncipale sono intanto a lavoro, sotto le direttive del sostituto procuratore Stefania La Rosa, per ricostruire esattamente quel che è accaduto, ma i primi rilievi sembrano già permettere di indicare la dinamica: un sorpasso azzardato e una invasione della carreggiata opposta, con l’impatto come conseguenza. La Procura ha spiccato un avviso di garanzia per il conducente della city car, in attesa degli esiti dell’accertamento tecnico per valutare anche il ruolo del furgone che la vettura ha provato a sorpassare. Gli uomini della sezione infortunistica, ai comandi dell’ispettore capo Giovanni Arizzi, stanno invece chiudendo il cerchio dell’esame dei filmati disponibili.

La strada della morte

Per i messinesi la litoranea è ormai la strada della morte: troppi gli incidenti, troppo spesso mortali. I due sensi di marcia si dividono una carreggiata sempre più stretta tra pista ciclabile, della quale si valuta l’allargamento, le auto in sosta dal lato opposto e a volte anche gli ambulanti.

La mamma di Milena: “Ho rivissuto un incubo”

Per Marilena De Stefano, madre della giovane motociclista falciata da un’inversione ad U, poco lontano dall’incidente di sabato scorso, è stato come rivivere quel giorno. La donna, che oggi coordina diverse iniziative di educazione stradale, non vuole però rivangare il suo dolore ma lanciare un “j’accuse” costruttivo: “Intervenire sulla circolazione della litoranea è un impegno inderogabile, sono interventi che non possono più attendere o succederà ancora. Quando in quel tratto passano un mezzo pesante e un autobus – spiega Marilena – a stento non si toccano con gli specchietti. Se ci si mettono anche gli ambulanti, i parcheggi incontrollati, ma soprattutto se non si adotta un piano più efficace, che valuti lo spostamento della ciclabile o l’istituzione di un senso unico, altri affetti saranno strappati ai loro cari.”

Le responsabilità sono diverse, ma la sicurezza non è un optional

Al netto delle responsabilità singole, quindi, perché ad uccidere in ogni caso è stata l’imperizia dei conducenti, la lunga sequela di morti non deve rimanere senza conseguenze, sul piano amministrativo. Tra gli interventi tentati in passato, per esempio, c’è stata la collocazione dei defleco a centro strada, poco lontano dalla zona dell’incidente del fine settimana. Divelti e mai più ricollocati, come testimonia l’immagine sotto.

litoranea nord Messina