Erano le sette quando sulla via Nazionale a Rometta Marea si sono presentati i periti per eseguire l’incidente probatorio nell’inchiesta sulla morte di Martina De Gaetano. La notte del 5 luglio scorso la sedicenne fu investita ed uccisa da una Mini Cooper condotta da un 23enne di Villafranca Tirrena. Ora il sostituto procuratore Alessia Giorgianni, ha deciso di valutare una serie di circostanze per stabilire la dinamica dell’incidente e le responsabilità, eventualmente anche di terzi. Così stamattina in via Nazionale erano presenti il consulente nominato dalla Procura, l’ex ispettore della Polizia stradale Francesco Bertè, il perito
della famiglia De Gaetano, l’ingegner Santi Mangano e Mauro Amendolia, consulente dell’investitore ed unico indagato.
Alla presenza del papà di Martina i periti hanno effettuato i rilievi e controllato le condizioni del manto stradale e delle strisce pedonali che nei giorni seguenti all’incidente mortale sono state ridisegnate. I tecnici si sono quindi recati in una vicina officina per eseguire effettuare una perizia sulla Mini Cooper. I tre periti si ritroveranno nel luogo dell’incidente martedì prossimo a mezzanotte per un nuovo sopralluogo. Il sostituto procuratore Giorgianni, infatti, intende ripetere l’incidente probatorio di notte, cioè nelle stesse condizioni ambientali in cui si è verificato l’incidente. Il perito della procura, Francesco Bertè ha ora 60 giorni di tempo per depositare la relazione tecnica.
Per la morte di Martina De Gaetano l’unico indagato, con l’ipotesi di omicidio colposo, un 23enne di Villafranca Tirrena. Il giovane, alla guida della Mini Cooper non si è accorto che Martina stava attraversando la strada e l’ha investita in pieno. La sedicenne è morto il giorno seguente al Policlinico ed i genitori hanno deciso di donare gli organi.