Un incidente a Spadafora circa un mese fa, un altro a Barcellona due settimane fa, l’ultimo a Lipari sabato mattina. Tre uomini, tre operai edili, negli ultimi trenta giorni hanno perso la vita nella nostra provincia mentre lavoravano. Si chiamano “morti bianche”, incidenti sul lavoro che purtroppo continuano ad allungare un triste elenco che pare non avere fine. A riaccendere i riflettori sul fenomeno sono la Cisl e la Filca Cisl di Messina che sentono il bisogno di alzare il livello di guardia alla luce degli ultimi dati.
“Necessario – affermano il segretario generale della Cisl Tonino Genovese e della Filca Cisl Giuseppe Famiano – riproporre all’attenzione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo in tale direzione chiesto al Prefetto di Messina un incontro per la costituzione del tavolo tecnico per la sicurezza nei cantieri edili, peraltro auspicato da tempo, la cui finalità dovrebbe essere la riduzione degli incidenti sul lavoro e l’incremento della cultura della sicurezza”.
La denuncia di Cisl e Filca è forte e va oltre i casi di settembre: “Nel settore edile – sottolineano Genovese e Famiano – dall’inizio dell’anno si sono registrati diversi casi di morte e molti incidenti nei cantieri non sono stati denunciati come infortuni sul lavoro perché occorsi a operai che lavoravano in nero”.
Il sindacato degli edili della Cisl evidenzia come solo con controlli mirati si può aumentare la legalità nei posti di lavoro. Proprio per questo Cisl e Filca messinesi hanno pronta una richiesta per sollecitare l’Ispettorato del Lavoro e lo SPRESAL (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’ASP di Messina a effettuare controlli a tappeto nei cantieri e in particolare in quelli di lavori privati perché è necessario contrastare il lavoro nero e prevenire gli incidenti sul posto di lavoro.
“I lavoratori – evidenziano ancora Genovese e Famiano – non sono carne da macello e la crisi economica non può essere il paravento per eludere gli obblighi relativi alla sicurezza. Come sindacato pretendiamo condizioni di lavoro giuste e decorose. La sicurezza non è un optional e la prevenzione degli incidenti deve essere l’obiettivo delle imprese edili, perché investire in sicurezza è sinonimo di civiltà”.
La Cisl e la Filca propongono di premiare le imprese virtuose che investono in sicurezza e rispettano le normative “considerato che – sottolineano Genovese e Famiano – ciò comporta costi che ovviamente non vengono sostenuti da quelle imprese che impiegano manodopera irregolare. Non si può risparmiare sulla sicurezza – concludono i segretari generali di Cisl e Filca – anzi è necessario investire maggiormente sulla formazione, perché i lavoratori devono conoscere i rischi riferiti al posto di lavoro e alle mansioni, nonché i possibili danni e le conseguenti procedure di prevenzione e protezione”.