Siamo ormai abituati ai fatti di cronaca legati al calcio. In questo caso, invece, i protagonisti dell'ennesima aggressione per ragioni "sportive" sono alcuni ragazzi del Giovanni Paolo II, squadra di pallamano di San Cataldo (PA) che milita nella serie B maschile. L'episodio si è verificato al termine del match vinto per 28-29 dagli ospiti dell'Esperia Orlandina.
Circa 45 minuti dopo il fischio finale, giocatori e staff ancora allo stadio si sono ritrovati tra l’androne del palasport e l’adiacente spiazzo esterno; qui sarebbe iniziata l'aggressione, ai danni prima del mister della squadra orlandina e poi del vicepresidente Candeloro Genovese, finito in ospedale con un femore rotto.
Proprio Leanzo, l'allenatore della squadra di Capo d'Orlando, ha chiamato i Carabinieri, che hanno già effettuato i primi accertamenti nei confronti delle persone coinvolte nella rissa. Genovese si trova invece all'ospedale di Sant'Agata di Militello, dove nei prossimi giorni verrà operato.
L'episodio ha destato molto scalpore nel mondo della pallamano. Intorno a Genovese si sono stretti la squadra, i tifosi e in generale gli appassionati di sport, che hanno lanciato l'hashtag #iostoconcandez. "Adesso" – scrive l'Esperia Orlandina – "ci si aspetta una ferma presa di posizione sia della federazione – regionale e nazionale – sia delle forze dell’ordine, in merito a un episodio gravissimo che non deve lasciare spazio a zone d’ombra".
Anche la Società Giovanni Paolo II Handball San Cataldo è intervenuta, esprimemdo la propria vicinanza e augurando una pronta guarigione a Genovese; ma "non può che prendere le dovute e assolute distanze dalla ricostruzione errata e falsa effettuata dalla dirigenza della predetta Società. In merito a ciò si riferisce che si è già dato incarico ad un legale per procedere al fine di tutelare l'immagine della Giovanni Paolo II e di tutti i suoi tesserati, e far luce sui fatti realmente accaduti nelle dovute sedi. Giova precisare che questa Società è composta da elementi che, a titolo dilettantistico, contribuiscono a rendere popolare uno sport nobile come la pallamano, e da un numero considerevole di famiglie che unitamente ai loro figli hanno deciso di sposare questo progetto sportivo all'interno della comunità sancataldese. In particolare dispiace leggere come si stia puntando il dito esclusivamente contro un nostro tesserato, Giovanni Passarello (accusato di aver fomentato la rissa, ndr), un elemento di valore sportivo, dalle indiscusse qualità e principi morali che lo hanno portato ad avere una carriera ventennale priva di rilievi disciplinari che partecipa alla vita della Società avendo accanto a se ad ogni partita la propria famiglia".
Giovanni Passalacqua