Ospite del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina, nell’Accademia dei Pericolanti, lo scrittore e giornalista Roberto Gervaso ha tenuto una conferenza sul tema “Cultura, politica e società”.Introdotto dal professore Maurizio Ballistreri e stimolato dagli interventi dei professori Giovanni Moschella e Luigi Chiara, Gervaso ha illustrato la propria cultura politica, “sono un liberale seguace delle idee di Luigi Einaudi e Panfilo Gentile”, e ha raccontato l’esperienza vissuta come giornalista al Corriere della Sera di Missiroli, “con maestri come Montanelli, Buzzati e Prezzolini, che costituivano l’aristocrazia del giornalismo, prima della ventata sovvertitrice del ‘68”. Con la sua oratoria brillante, segnata da humor inglese, con frequenti dotte citazioni, Gervaso ha evidenziato come la crisi della politica dei nostri giorni sia, allo stesso tempo, la crisi della democrazia, sostituita da oligarchie il cui unico obiettivo è la gestione del potere, in Italia tra il “finto buonismo veltroniano-rutelliano” e il “cattivismo” di Renzi, mentre la cultura nazionale appare subalterna, così come è avvenuto storicamente da Virgilio in poi, al “Principe”. Parole di apprezzamento lo scrittore ha espresso per Putin come leader politico internazionale, anche se nel solco della tradizione autocratica russa dagli Zar sino al comunismo, argine alle teocrazie islamiche.
Secondo Gervaso “il nostro paese deve rilanciare la cultura a partire dal ruolo della scuola come soggetto di formazione dei giovani”.