Si è svolto questa mattina presso la Sala convegni dell’ Eolian Inn di Milazzo l’incontro promosso dall’Associazione donatori midollo osseo (ADMO) con i responsabili regionali e locali dell’ Associazione (rispettivamente la dott.ssa Bonanno e la dott. Vetromile) in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto e sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Catania, finalizzato alla sensibilizzazione dei cittadini sulla donazione del midollo osseo. All’incontro ha preso parte una rappresentanza di studenti delle scuole superiori e il personale militare e civile della Capitaneria di Porto di Milazzo.
Dopo un saluto del Vice Sindaco Prof.ssa Scolaro intervenuta in rappresentanza del sindaco Carmelo Pino, i volontari dell’ADMO sono stati accolti dal Comandante della Capitaneria di Porto C.F.(CP) Fabrizio COKE che, dopo aver ringraziato gli stessi responsabili per l’impegno quotidiano profuso a favore di tutti quei soggetti colpiti da malattie così gravi come la leucemia, non ha mancato di sottolineare il sostegno del Comando Generale nel diffondere la cultura della donazione.
L’incontro è stato caratterizzato da un’accurata relazione scientifica della dott.ssa Zappia, responsabile dell’Istituto di ematologia dell’Ospedale Papardo di Messina che ha posto l’attenzione sull’importanza della donazione quale principale sistema di lotta contro tali malattie e sulle tecniche di donazione attualmente utilizzate, non mancando di ripercorrere le vicende di chi ha avuto la fortuna di trovare un donatore compatibile.
Non sono mancati momenti di commozione con la testimonianza diretta di un donatore che ha raccontato la propria esperienza e l’importanza di rispondere positivamente quando si viene chiamati a compiere un gesto così significativo, l’unico in grado di salvare la vita a chi riceve tale donazione, nonché di una ragazza trapiantata grazie al midollo osseo donato dalla madre ed infine di un maresciallo della stessa Capitaneria di Porto di Milazzo che tre anni fa ha iniziato il percorso di donatore attraverso il prelievo di sangue finalizzato alla tipizzazione delle cellule.
L’incontro si è concluso con l’auspicio dei responsabili dell’ADMO di incrementare il numero di donatori, atteso che i “Registri dei donatori” risultano ormai datati e con l’aumento delle malattie è necessario incrementare il numero dei donatori. Tale auspicio ha trovato una prima risposta positiva grazie all’iniziativa di alcuni studenti e di una parte del personale militare della Capitaneria che grazie all’autoemoteca presente in loco hanno effettuato i prelievi propedeutici alla tipizzazione.