Sull’incontro tenutosi ieri presso la sede dell’ASP 5 di Messina(vedi correlato), interviene anche la Fp Cgil. I rappresentanti sindacali, Clara Crocè e Melo Pagana, in una nota separata, commentano così l’esito dell’incontro con il commissario Poli: “Non ci sentiamo di condividere il giudizio positivo attribuitoci. Nel corso dell’incontro, il dottore Poli, commissario dell’ASP, si è infatti limitato a presentare il nuovo Piano della salute per la provincia di Messina a partire dall’esigenza di rientrare del disavanzo di 18 milioni di euro partendo, secondo Poli, dalla modifica dell’Atto aziendale – che è lo strumento di disposizione delle politiche seguite dall’azienda – e dalla pianta organica, nel rispetto del Patto della salute varato in questi giorni dal Governo nazionale”.
Ma le dichiarazioni del commissario non rassicurano il sindacato: “Il commissario in realtà ci ha presentato una scatola vuota senza dirci come intende riempirla. Non rilasciamo assegni in bianco, tanto più su un tema così delicato come quello della riorganizzazione del offerta sanitaria nel territorio della provincia di Messina”. In particolare, la Fp Cgil evidenzia come secondo il programma del Commissario Poli, il presidio di Mistretta , per esempio, contando appena 28 posti letto sarà necessariamente trasformato in un presidio di emergenza costituito da un’area medica e una chirurgica dove i pazienti verranno trattati nelle prime 48/72 ore per poi essere trasferiti.
“Poiché si parla di dotazione organica e atto aziendale, – affermano i sindacalisti – dal momento che è da tre anni che si parla e non si agisce, non vorremmo assistere ad una riduzione della dotazione organica e posti letto o all’abbandono delle zone montuose e collinari. Anche nei confronti del personale abbiamo chiesto un cambio di rotta deciso sulla tempistica dei pagamenti ai lavoratori , nella progressione economica orizzontale e nel salario accessorio. Nessuna risposta poi sul nodo della riabilitazione dove dal momento stesso dell’insediamento del Commissario – osservano i due dirigenti sindacali, la FP ha più volte sollecitato la convocazione di un Tavolo di confronto sulle Liste di attesa, sui costanti ritardi nel pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, in particolare quelli della Rigenera che dal febbraio 2011 non percepiscono un euro e quelli della Teseos 32 dei quali in Cassa integrazione. Pertanto – concludono quindi Crocè e Pagana- sollecitiamo il commissario a presentare alle organizzazioni sindacali un progetto dettagliato e preventivo su cui confrontarci. Solo allora potremo esprime giudizi convinti e circostanziati”.