“Daremo tempi certi per la dismissione della rada San Francesco, ma non ci sono le condizioni perché si chiuda adesso”. E’ quanto afferma il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina, al termine dell’attesa riunione sul tema alla quale hanno partecipato tutti i rappresentanti istituzionali interessati. Un tema che riguarda tutta la città, attraversata giornalmente da migliaia di mezzi pesanti che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini.
A settembre scadrà la concessione e, considerato che l’ampliamento del porto di Tremestieri non è neppure iniziato, verrà fatto un nuovo bando di gara per una nuova concessione, pur se di breve durata.
Proprio la durata e le modalità del nuovo bando dovevano essere al centro dell’incontro, che invece si è incentrato sulle proposte avanzate da alcuni comitati cittadini, in particolare il movimento “Cambiamo Messina dal basso”, del candidato sindaco Renato Accorinti, ed il Comitato “La Nostra Città”.
L’idea parte da un principio: una volta terminato il consolidamento della diga del porto di Tremestieri, il termine lavori è fissato a dicembre del 2013, l’approdo a sud sarà nuovamente in grado di gestire l’80 % del flusso di traffico dei mezzi pesanti. Il restante 20 % potrebbe essere assorbito dal molo Norimberga, in questo momento occupato solo dalla Cartour Messina – Salerno.
Ma l’ipotesi, come detto in avvio, non è praticabile. “Faremo un incontro con i comitati cittadini – dichiara Di Sarcina – in cui spiegheremo le motivazioni per le quali non è possibile trasferire il traffico dalla rada San Francesco al molo Norimberga. Dal Comune sono arrivate perplessità sulla viabilità ed anche dal comandante della Capitaneria di Porto, Samiani, sono giunte incertezze per ciò che concerne le questioni nautiche. Scambieremo volentieri le nostre idee con la città ed all’inizio della prossima settimana pubblicheremo sul nostro sito tutti i verbali delle riunioni svolte sull’argomento, all’insegna della massima trasparenza”. Scambio di idee che l’Autorità Portuale conta di organizzare prima di adottare tutte le decisioni necessarie alla predisposizione della nuova gara.
Per esaminare i dettagli del nuovo bando, dunque, bisognerà ancora aspettare. “Ci dovremo rivedere – conclude Di Sarcina -. Proseguiremo con la massima cautela e nel rispetto delle ordinanze sindacali. Il nostro intento è quello di percorrere la strada migliore e condivisa da tutti”. In più è stata valutata la possibilità di predisporre nuove ordinanze con l’introduzione di divieti e controlli serrati.
Linea univoca quella dei partecipanti al comitato interistituzionale. “Si è decisa una strada da seguire ma non nei particolari – conferma il rappresentante della Provincia, l’assessore Michele Bisignano – e si è rinnovata la disponibilità all’incontro con la città e con i comitati che hanno espresso idee in merito. Dal canto mio, ho ribadito la posizione già espressa in altre occasioni. Il problema del traghettamento sullo Stretto non può essere limitato all’ambito locale, ma devono occuparsene anche e soprattutto la Regione ed il Governo nazionale” (vedi correlati).
Il tavolo tecnico ha convenuto sulla necessità di continuare i propri lavori estendendoli all’intera problematica dei trasporti e della viabilità cittadina, al fine di mettere a punto, anche con la partecipazione di tutti coloro che avranno voglia di dare un proprio contributo in tal senso, un quadro d’azione globale che consenta di superare definitivamente ed in tempi certi tutte le criticità che da tempo interessano la pubblica viabilità (compresa la soppressione del traghettamento dalla rada) con azioni certe e scadenzate nel tempo da attuare sulla base dei necessari crismi di fattibilità concreta.
Se i rappresentanti delle istituzioni sono d’accordo, altrettanto non può dirsi per chi aveva proposto l’istanza di chiusura della rada San Francesco. Il Comitato “La Nostra Città”, in particolare, esprime delusione per l’esito dell’incontro. “Dopo le variegate ipotesi offerte in questi ultimi giorni da improvvisati esperti – scrive il rappresentante Saro Visicaro – è arrivata la decisione scontata. Il bando per l’ennesima concessione della rada San Francesco si farà. Le soluzioni alternative, sventagliate di fatto come utili distrazioni di massa, hanno portato a quello che gli attuali concessionari volevano. Ancora una volta si profila, a tutti i livelli, una soluzione imposta dall’emergenza e di fatto utile e vantaggiosa per quelle società di traghettamento monopolistico che ottengono ciò che più fa loro comodo. Il Comitato La Nostra Città deciderà nelle prossime ore le iniziative e le mobilitazioni utili a scongiurare l’ennesima violenza e l’ennesimo danno per la città”.
(Marco Ipsale)