“C’è bisogno di migliorare la qualità dei servizi sanitari e ospedalieri del nostro territorio e ciò deve avvenire anche dall’abbattimento delle spese inutili, dall’eliminazione di sprechi e inefficienze, esternalizzazioni e convenzionamenti, dal potenziamento della rete dei servizi territoriali, dalla valorizzazione del personale e delle competenze e, soprattutto, da una migliore e sana programmazione della spesa sanitaria”.
La Cisl Fp ha riunito gli Stati Generali della Sanità della provincia di Messina, circa 80 dirigenti sindacali di tutte le aziende sanitarie del territorio, dall’Asp alle Aziende Ospedaliere pubbliche e private. Sul tavolo analisi, programmi, criticità e proposte per migliorare la sanità messinese alla luce della legge di riforma.
“A livello nazionale e regionale – hanno ricordato il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese e il segretario provinciale della Cisl Fp Calogero Emanuele – sono state promosse varie iniziative volte a quantificare e a valorizzare la percezione della qualità dei Servizi sanitari da parte dei cittadini. Ma tali indagini sono però state raramente promosse con il coinvolgimento vero dei cittadini e i rarissimi casi di cui si è a conoscenza sembrano non essere immuni da critiche rispetto ai sistemi adottati per la partecipazione dei stakeholders”.
La Cisl, quindi, intende partire da un’indagine che metta in primo piano come la partecipazione alle scelte sulle problematiche relative alla salute è un diritto/dovere del cittadino. “Vogliamo contribuire a dare maggior beneficio ai pazienti rendendoli più consapevoli e capaci, aumentando i loro contatti sociali e le loro competenze e tradursi in risultati migliori nei trattamenti, rendendo i medici più attenti alle esigenze dei pazienti, contribuendo a una migliore implementazione di linee guida e dando luogo a una migliore compliance ai trattamenti”.
L’indagine – nelle intenzioni del sindacato – può e deve essere utile anche per i servizi, migliorando i rapporti fra lo staff curante e i pazienti, aumentando la gratificazione e la capacità di lavorare insieme all’interno di un servizio e ottimizzando il rapporto costi/benefici dei servizi stessi.
L’indagine verrà realizzata attraverso la somministrazione di un questionario composto da domande riguardanti la percezione della qualità dei Servizi distrettuali ed ospedalieri del nostro territorio. Per favorire la partecipazione attiva di tutti i cittadini interessati, il questionario viene proposto in maniera libera ai cittadini e portatori di interessi, di tutte le età, in una stessa giornata su tutto il territorio provinciale.
Dopo la raccolta dei questionari, il risultato si tradurrà in un documento-proposta che verrà presentato alle Istituzioni e illustrato alla stampa. “Vogliamo capire quale sia la valutazione dei cittadini del territorio provinciale rispetto ai servizi sanitari erogati sia sulla medicina territoriale sia sulla medicina ospedaliera – hanno concluso – l’obiettivo è quello di a migliorare la qualità dei servizi sanitari, coinvolgendo la collettività e le associazioni di utenti nella scelta di priorità, nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi”.