Il sostituto procuratore di Patti, Alessandro Lia, ha inviato otto avvisi di conclusione indagini nell’inchiesta sulle forniture mediche agli ospedali di Patti e S.Agata Militello. Il provvedimento ha raggiunto il primario di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale, Sabatino Carianni, gli imprenditori catanesi Stefano Privitera e Fabio Moscheti, la figlia di Carianni, Giuseppina, l’autista del primario, Giuseppe Librizzi, la figlia Antonella , Giuseppe Napoli e Ignazio Maiorca, funzionario dell’Agenzia delle Entrate di S.Agata Militello. Le accuse nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione aggravata, falso in atto pubblico, truffa aggravata all’Asp di Messina, peculato e abuso d’ufficio. Secondo l’accusa Carianni si sarebbe fatto corrompere ricevendo il 5% del fatturato per favorire due ditte catanesi di Stefano Privitera e Fabio Moscheti nella fornitura di materiale sanitario per gli ospedali di Patti e S.Agata Militello. Altre somme di denaro sarebbero state intascate da Giuseppe e Antonella Librizzi, in percentuale rispetto all’entità degli ordinativi. Ignazio Maiorca avrebbe rivelato a Carianni che i Carabinieri stavano indagando su di lui. Infine Carianni, la figlia e Napoli sono indagati anche per un altro episodio di falso in atto pubblico. Il 21 gennaio scorso i Carabinieri arrestarono quattro persone: il primario di ortopedia degli ospedali di Patti e Sant’Agata Militello, Sabatino Carianni, Giuseppe Librizzi, Fabio Moschetti e Stefano Privitera, titolari rispettivamente della OrthoKronos srl e Kappa Multilease, due ditte che fornivano protesi ai due ospedali.