Due cartucce calibro 9×21 per pistola: è questo è il contenuto della busta recapitata ieri al primo cittadino di Monforte San Giorgio, Giuseppe Cannistrà, insediatosi lo scorso giugno. La busta gialla giunta nella segreteria non aveva al suo interno nessun altro messaggio al di fuori dei due proiettili e tuttora è al vaglio delle forze dell’ordine che stanno indagando sull’accaduto.
Resta da chiarire il perché di un tale gesto, cosa ha portato a scatenare un’azione degna di un film di stampo mafioso. Il primo cittadino giudica il tutto come “un gesto inqualificabile, inaspettato dopo solo nove mesi dal mio insediamento, al di là comunque dello stato di continua tensione politica che viviamo sin dai primi giorni di amministrazione: basti guardare ai diversi profili anonimi presenti sul web che attaccano l’amministrazione per qualunque azione intrapresa, andando spesso sul personale e usando a volte anche toni minacciosi nei miei riguardi; spero che nessun mio concittadino abbia commesso un’azione del genere, siamo una comunità ricca di sani principi e valori e mi auguro di non dover più assistere a determinate azioni. Saranno le autorità competenti di cui ho massima fiducia a valutare tutto e a chiarire la situazione”.
Cannistrà non punta il dito contro nessuno, afferma solo che “chi ha commesso questo gesto è sicuramente uno scriteriato o comunque qualcuno che vive una situazione di disperazione visto il momento di crisi economica che stiamo vivendo tutti”.
“Quest’amministrazione – prosegue Cannistrà – ha operato nella massima trasparenza portando avanti quei principi decantati in campagna elettorale quali la legalità e la trasparenza amministrativa quindi da questo punto di vista non abbiamo nessun timore; proseguiremo il nostro operato supportati dall’intera amministrazione, maggioranza e minoranza”.
Numerosi i messaggi di solidarietà ricevuti da Cannistrà, sia dalle forze politiche istituzionali regionali sia dai cittadini su Facebook sia dalle associazioni locali, tra cui la Cyber Community dei Monfortesi del Mondo che afferma, tramite proprio comunicato, che “il metodo del confronto democratico e, prima ancora, la condivisione dei valori di umanità e giustizia che sorreggono le azioni delle persone perbene ci inducono a stringerci senza riserve accanto al nostro Sindaco, uomo impegnato con tutti gli altri monfortesi onesti nel non facile compito di amministrare e far vivere il nostro Paese in un momento storico obiettivamente difficile per tutti”.
“Siamo certi – afferma Guglielmo Scoglio, storico socio della Cyber community – che mentre le Forze dell’ordine non faranno mancare il loro impegno per giungere all’identificazione dell’ignobile responsabile dell’intimidazione, anche tutti i cittadini di Monforte e i componenti dell’Amministrazione comunale vorranno unirsi a noi per condannare fermamente l’accaduto, riaffermando la necessità che siano rispettati i principi etici e morali sui quali si fonda la civile convivenza”.