Contro Gaetano Sciacca arrivano non uno, ma ben due ricorsi. Uno al Tribunale amministrativo e l’altro al Tribunale Civile. In entrambi i casi, ad avviare l’azione legale nei confronti dell’ex candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle e attuale consigliere comunale pentastellato sono Daniele Travisano e Liana Cannata, che alle ultime amministrative correvano con la lista “Diventerà Bellissima”.
I due ricorrenti chiedono alla giustizia amministrativa ed ordinaria di accertare l’ineleggibilità di Sciacca (in quanto Capo della Direzione Territoriale del Lavoro, struttura che dipende dalla Regione) , e di conseguenza la sua incandidabilità a sindaco di Messina. Circostanza questa che, secondo Travisano e Cannata, avrebbe falsato il risultato elettorale del Movimento Cinque Stelle, penalizzando indirettamente anche Diventerà Bellissima.
La lista che portava il nome del movimento fondato dal presidente della Regione Nello Musumeci ha sfiorato ma non ha raggiunto la soglia del 5%. All’appello sono mancati 314 voti e non è scattato alcun seggio in Consiglio comunale. A farne le spese sono stati Travisano e Cannata, risultati i più votati , i quali adesso hanno deciso di rivolgersi ai giudici affinché verifichino se la competizione elettorale si sia svolta nel rispetto delle regole o se invece sia stata viziata, alterando di conseguenza la distribuzione dei seggi in Consiglio Comunale a vantaggio del Movimento Cinque Stelle.
Contattato telefonicamente, Sciacca fa sapere che non gli è ancora stato notificato alcun ricorso e dichiara: "Procedano pure, se credono sia opportuno. Non ritengo sia il caso di commentare il nulla. Quando, e se, avremo modo di leggere i contenuti del ricorso entrerò nel merito con una risposta articolata e la necessaria documentazione a supporto".
Danila La Torre