«Sembra il trailer di un film già visto. Impegni e accordi assunti puntualmente disattesi». Il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica torna a chiamare in causa il direttore generale del Comune di Messina si«esitare troppo» nel processo di stabilizzazione per il personale dei profili Ce D che deve essere portato a compimento, con la immediata pubblicazione dei bandi e con le assunzioni entro il prossimo 31 dicembre, per poi, secondo gli impegni assunti e sottoscritti, procedere alla ricontrattualizzazione a 27 ore, unitamente agli stabilizzati di fascia A e B, dopo l'approvazione del previsionale 2017. «In questi anni – spiega Calogero Emanuele – con questa Amministrazione Comunale abbiamo lavorato con coerenza per mettere fine a oltre un ventennio di precariato che ha visto poco meno di 300 unità lavorative prestare il proprio servizio spesso in ruoli chiavi e con elevate professionalità in una condizione lavorativa poco rispettosa della propria dignità». Emanuele, in una lettera formale, ricorda ancora al direttore generale come gli ex precari, stabilizzati a 16 ore, attendono dallo scorso 1luglio la ricontrattualizzazione a 21 ore. «L'Amministrazione – scrive il segretario della Cisl Fp – deve rimuovere ogni ostacolo burocratico, finanziario, e anche umano, individuando, se del caso, coloro che ritardano la predisposizione degli atti necessari e si assuma la responsabilità politica delle scelte compiute, salvo che la stessa non voglia condividere l'irresponsabilità di chi pensa che il non fare sia più produttivo del fare responsabile». La Cisl Fp ricorda come il compimento del processo di stabilizzazione potrebbe far cessare i numerosi contenziosi già avviati da molti lavoratori per ottenere la stabilizzazione o il risarcimento danni, perla violazione delle norme che vietano la reiterazione abusiva dei contratti a tempo determinato. «Appare evidente – continua Emanuele – che persistendo nell'inerzia l'Amministrazione verrà condannata almeno al risarcimento dei danni e ciò costituirà un danno erariale di cui dovranno rispondere tutti coloro che, pur avendo il potere e dovere di agire, sono rimasti a guardare. Si avanzi, quindi, speditamente con le procedure perché la scadenza del 31 dicembre è vicina e non vorremmo che l'iter debba subire un pericoloso stop che manderebbe all'aria quanto di buono fin qui fatto».
Nuovo grido d’allarme anche da parte della Uil-Fpl che denuncia l’intenzione dell’amministrazione comunale di Messina di volere effettuare tagli finanziari su interventi di spesa che riguardano le retribuzioni del personale, nel Bilancio di previsione 2016/2018. Pippo Calapai, Fabrizio Nicosia ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale, responsabile provinciale e segretario aziendale della Uil-Fpl, hanno spedito una nota al sindaco, al Collegio dei revisori dei conti e per conoscenza al presidente del Consiglio comunale, lanciando il grido d’allarme. “Già nella riunione di delegazione trattante dello scorso 11 ottobre, la scrivente organizzazione ha denunciato la mancata copertura finanziaria di circa 1,1 mln di euro in relazione alla quantificazione del Fondo risorse decentrate per l'anno 2016, presentata dallo stesso Direttore Generale (nella qualità di Presidente della delegazione trattante parte pubblica) il quale, invece, nulla ha chiarito in merito agli stanziamenti di 1,1 mln di euro per il fondo del personale a tempo determinato. Sembrerebbe, inoltre, che i tagli finanziari riguardino anche i capitoli di spesa relativi alle retribuzioni ordinarie di tutto il personale dipendente per un importo di circa di 1,3 mln di euro, nonché le somme necessarie per le assunzioni previste nella proposta di Delibera del fabbisogno del personale 2016/2018, oltre le somme necessarie per garantire le integrazioni orarie al personale assunto a tempo determinato per 16 ore settimanali". Il sindacato ritiene censurabili i tagli che interesserebbero le retribuzioni ordinarie ed accessorie, trattandosi di spese obbligatorie per contratto. “Tuttavia – aggiungono i sindacalisti – si evidenzia ancora la mancata volontà a rispettare le promesse sbandierate per gli aumenti contrattuali dei precari e della stessa stabilizzazione. Pertanto, la scrivente organizzazione invita l’Amministrazione ad intervenire urgentemente al ripristino degli stanziamenti sopra richiamati a copertura totale di dette spese obbligatorie, stante ormai concluso l’anno finanziario 2016, anche al fine di evitare ulteriori contenziosi che inevitabilmente sorgerebbero in assenza di tale copertura finanziaria”.