Autostrade disastrose. Calderone: “La Sicilia fa parte dell’Italia o no?”

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Annosa e irrisolta la questione delle autostrade siciliane e, in particolar modo, delle autostrade messinesi. A partire dal tanto agognato svincolo autostradale di Monforte Marina, tanto desiderato affinché si decongestioni un traffico sempre più ingestibile, per poi giungere agli interminabili lavori di rifacimento di alcuni tratti.

Una situazione, questa, che ha spinto l'ex consigliere comunale di Saponara Alessio Calderone a scendere in campo e a prendere la parola. "La A20 e la A18 versano in uno stato di abbandono cronico -ha dichiarato- Forse non sono state mai efficienti, sin dalla loro realizzazione, ma la conseguenza odierna che propone file interminabili su tratti ad unica corsia risulta inaccettabile".

Una denuncia, quella di Calderone, che giunge dall'esasperazione di un territorio sempre più stanco di usufruire di servizi poco funzionali. "Le poche aree di sosta presenti non sono per nulla adatte -ha aggiunto- e presentano servizi igienici fatiscenti, le piazzole di sosta risultano sporche e prive di contenitori per rifiuti, il manto stradale è completamente dissestato generando gravi rischi in caso di pioggia, alcune gallerie non sono illuminate adeguatamente e addirittura alcune sono del tutto prive dell'illuminazione".

Un quadro chiaro e preciso, che delinea un infrastruttura dalle molte criticità. Per Calderone tra le principali cause di questa situazione vi sarebbe una mancata presenza della politica, troppo inerte dinanzi a certe problematiche.

"Negli anni si contano numerosi morti e tantissimi incidenti, senza che nessuna poltrona si sia mai scomodata -ha dichiarato ancora Calderone- La deputazione messinese, nazionale e regionale, di ogni colore politico, di cosa si è occupata negli ultimi dieci anni? E' evidente la responsabilità dei politici messinesi, laddove sia la ME – CT che la ME – PA ridiventano praticabili al confine tra le province, la prima da Fiumefreddo e l’altra da Cefalù".

Nel mirino della polemica anche il servizio telepass e i pedaggi. "Se da un lato -ha spiegato l'ex consigliere comunale- gli sportelli telepass funzionano spesso in modo promiscuo anche per le utenze prive di abbonamento, causando così lunghe code anche per chi paga per il servizio, d'altro canto risultano esosi i pedaggi imposti che non garantiscono autostrade pulite, sicure e decorose. Il mio invito è rivolto a tutti i sindaci e a tutte le deputazioni, regionali e nazionali. Si sollevi la questione e si giunga al più presto ad una soluzione immediata".

Calderone conclude poi con una provocazione, determinata dal desiderio di far riflettere e generare maggiori interventi sul tema: "Come si può accettare, inoltre, che non si migliorino e potenzino infrastrutture già esistenti, prime fra tutte quelle dei mezzi pubblici? Come si può accettare che il tragitto da Roma a Milano richieda meno di due ore mentre, al contrario, il tragitto da Messina a Palermo richieda con i mezzi pubblici dalle 3 alle 4 ore? La Sicilia, e in particolare Messina, fanno parte dell'Italia o no? E' necessario ridurre il divario esponenziale, sempre più accentuato, tra nord e sud".

Salvatore Di Trapani