MESSINA – Il Museo regionale di Messina apre le porte ai visitatori, che potranno entrare gratis, per una settimana, dal prossimo 29 settembre. A farsi carico del costo del biglietto sarà il Comune. Si attende solo che la burocrazia faccia il suo corso per l’ufficialità. E’ quanto proposto dal sindaco Cateno De Luca questa mattina al direttore del Mume, Orazio Micali. Che ha subito condiviso l’idea. Dovrà adesso attendere il via libera dal Dipartimento regionale. E’ l’epilogo del “caso Red Ronnie”, il critico musicale che si è rifiutato di
esibire il green pass per visitare il museo regionale ed ammirare le preziose opere in esso contenute, compresi i quadri di Caravaggio. “Una catenata”, l’ha definita Ronnie. Questa mattina il critico musicale è tornato al Mume, con tanto di green pass, insieme al sindaco De Luca e a Grazia Di Michele. “La mia – ha spiegato Ronnie – è stata solo una provocazione. Non sono no vax, sono solo per la cultura e la situazione attuale di certo non la sta aiutando. Il mio era un modo per promuovere questo meraviglioso museo”. Il sindaco De Luca ha cercato di spegnere la pioggia di critiche degli ultimi giorni con la proposta della settimana gratis al museo. “Un modo concreto – ha detto il primo cittadino – per far conoscere il MuMe ai messinesi e non solo. E non poteva esserci momento migliore per promuovere l’iniziativa quale il 450° anniversario della nascita di Caravaggio, nato proprio il 29 settembre del 1571”. “Credo che da parte del Dipartimento regionale – ha replicato il direttore Micali – non vi sarà alcuna obiezione”. Il sindaco si è impegnato a mettersi in moto immediatamente, con la speranza che l’iniziativa non si areni”. Il tutto in rigorosa diretta facebook. La proposta è giunta nel corso della visita al Museo con Red Ronnie in cui è stata data la “propria versione dei fatti” in merito a quanto accaduto nei giorni scorsi. “La polemica – ha rimarcato Red Ronnie – era una sorta di provocazione per far parlare di questo Museo, bellissimo e far conoscere i quadri del Caravaggio”. Polemica chiusa? “I messinesi in queste storie ci sguazzano – dice in sintesi De Luca – ma l’obiettivo è stato raggiunto. Oggi a Messina tutti parlano del Museo”.
La Collezione permanente, lo ricordiamo, abbraccia una storia vivificata da scultura, pittura, oreficeria, volumi e documenti d’archivio, arredi liturgici e paramenti. Il piano terra ospita dipinti, sculture, particolari ed elementi architettonici dal Medioevo al primo Seicento. Il secondo livello opere dal secondo Seicento all’Ottocento, per concludersi significativamente con un dipinto datato 1907, un anno prima del disastroso sisma che rase al suolo Messina.