Una rondine non fa primavera, ma è quasi sempre un primo segnale della bella stagione che sta arrivando. E se dunque un solo dato positivo non può certamente fare statistica, si può però decidere quale lettura dare. Partiamo dunque dal dato: nel mese di febbraio 2014 Messinambiente ha portato alla discarica di Motta Sant’Anastasia un totale di 7.639.180 kg di immondizia. Fino a qui è solo un numero che dice che la città nel mese di febbraio che si è appena concluso ha gettato nei cassonetti indifferenziati una media di 270 tonnellate al giorno di spazzatura. Per capire perché questo dato può essere importante basta recuperare le tabelle dello scorso anno e mettere a confronto i numeri: nel febbraio 2013 Messinambiente aveva portato nella discarica di Mazzarrà S. Andrea ben 9.306.620 kg di immondizia. A distanza di un anno esatto dunque i messinesi hanno buttato nei cassonetti 1.667.440 kg in meno di rifiuti,che non sono stati raccolti, trasportati e scaricati.
Ad aver raccolto questi dati è Messinambiente che, nonostante la bufera giudiziaria e mediatica che l’ha travolta, per adesso continua a lavorare e dunque anche a monitorare l’andamento del servizio. Da questo monitoraggio costante è saltato fuori che ormai da qualche mese si è iniziato a registrare un trend positivo che ha lentamente portato a diminuire il numero delle tonnellate di spazzatura indifferenziata. Purtroppo se prendiamo il mese di gennaio 2014 il totale supera i 9.574.400 kg, ma il commissario Armando Di Maria ricorda che proprio a gennaio si arrivava da una delle tante situazioni di emergenza e dunque l’accumularsi dei rifiuti per strada ha inevitabilmente falsato un dato che invece ultimamente stava andando verso una direzione positiva.
Tornando al confronto tra i dati di febbraio 2013 e 2014 si può facilmente dedurre che con una così netta diminuzione di rifiuti da portare in discarica si abbassano vertiginosamente i costi legati a questi servizi. Prendendo come riferimento le cifre riportate nel piano finanziario approvato nelle scorse settimane dalla giunta Accorinti per i primi 4 mesi del 2014, sappiamo che il costo medio della Oikos, società che gestisce il sito di Motta, è pari a 0,10523 euro al kg. Ciò significa che nel mese di febbraio per scaricare 7.639.180 kg di immondizia sono stati spesi 803.870.911 mila euro per scaricare a Motta, contro una media mensile di circa 1.045.302,46 euro prevista nel piano finanziario proprio per il mese di febbraio. Ben duecentomila euro in meno. Se questo trend si riconfermasse nei mesi successivi il Comune potrebbe chiudere il 2014 con un risparmio sulle spese della discarica che si aggira intorno ai 2 milioni di euro. Se poi a breve si tornerà a scaricare a Mazzarrà il risparmio sarebbe ancora maggiore. Sempre il piano finanziario dice che il costo presunto per i mesi di marzo e aprile per scaricare nel sito gestito da Tirrenoambiente si attesta sui 0,08193 euro al kg, quindi facendo lo stesso calcolo per 7.639.180 kg il costo sarebbe sceso addirittura a 625.878.017 euro. A queste cifre si devono poi sommare le spese di trasporto che sostiene Messinambiente: in questo momento un viaggio in discarica costa circa 370 euro. A febbraio 2014 sono stati effettuati 340 viaggi, quando invece le quantità superano quota 9 milioni di kg si arriva anche a 400 viaggi.
Basterebbero solo questi calcoli per capire che l’unica soluzione per iniziare a risparmiare sul costo dei rifiuti è gettare il meno possibile nei cassonetti. Anche perché la spazzatura in questo mese non è certo sparita, ma è solo stata differenziata. Il commissario Di Maria e i dirigenti di Messinambiente il mese prossimo dovranno fornire al Comune i dati che riguardano tutti i cittadini che hanno usufruito delle isole ecologiche. Ancora non ci sono dati ufficiali, ciò che è certo è che in tutti i centri di raccolta comunali c’è stato un boom di presenze. A risvegliare la coscienza civica dei messinesi è stata indiscutibilmente la Tares, ma se questo è servito per far partire finalmente la differenziata in città si può anche dire che “non tutti i mali vengono per nuocere”. Adesso però sarebbe il momento di sfruttare questa scia positiva. Le isole però non sono ancora state informatizzate, nonostante se ne parli da mesi, l’assessore Daniele Ialacqua ha garantito che ormai è questione di pochi giorni perché la ditta è già stata incaricata, fatto sta che al momento proprio le isole ecologiche devono diventare punto di forza di un nuovo modo di concepire i rifiuti.
Abbiamo detto che quel dato iniziale non può far statistica. Ma se lo isolassimo, ha spiegato Di Maria, potremmo già parlare di raccolta differenziata al 17% da quel 5% di appena pochissimi mesi fa. Questa sarebbe davvero una rivoluzione per Messina. E tutti i cittadini se ne accorgerebbero a partire dalla bolletta.
Francesca Stornante
Martedì, 4 marzo, 2014 – 02:23