Un episodio di violenza, a marzo dell’anno scorso, sulla nave Cartour, lungo la tratta Messina – Salerno. E’ stata la molla per organizzare “Io (non) viaggio da sola”, iniziativa congiunta di Caronte e Tourist e Posto Occupato.
Ma la violenza sulle donne è, purtroppo, quasi notizia quotidiana. E’ essenziale non abbassare la guardia, sono necessari interventi di prevenzione, in particolare nelle scuole, con i ragazzi e con le ragazze. I primi affinché abbiano consapevolezza che la donna non è un oggetto, non è una proprietà, non è uno sfogo da prendere di mira. E le seconde affinché sappiano scindere determinati atteggiamenti violenti che inizialmente potrebbero essere giustificati con atti una tantum di ira, ma che invece potrebbero essere segnali di comportamenti disfunzionali, dai quali tenersi lontani, perché nessun atto di aggressione è tollerabile quando lede l’incolumità fisica e psichica di una persona.
“Quando un episodio così grave ti capita in casa non puoi rimanerne indifferente – dice il responsabile della comunicazione di Caronte & Tourist, Tiziano Minuti -, anzi questo ci ha consentito e convinto ad intensificare la nostra azione, in quanto traghettatori, a mettere in moto delle forme di tutela per tutti i passeggeri, in modo da far da fluidificante ad una reazione civile, culturale ed emotiva. Nessuno ha il diritto di non far viaggiare da sola, in sicurezza un’altra persona”.
“Dobbiamo continuare a fare informazione – prosegue Maria Andaloro, ideatrice di Posto Occupato -. Ciò che è sommerso è più difficile da riconoscere. La violenza esercitata con uno schiaffo la riconosci, la vedi. Più difficile è riconoscere la violenza psicologica e verbale, sono subdole ed è necessario dare gli strumenti adeguati per identificarli. L’opuscolo che sarà distribuito in tutte le navi (al quale verrà allegato un questionario da compilare in anonimato) è realizzato graficamente da Maria Grazia Di Gennaro e letteralmente dall’Associazione Donne in Rete di Foggia. All’interno saranno elencate delle domande sulle quali riflettere, in modo da indurre lettrici e lettori alla distinzione dei tipi di violenza. Inoltre saranno inclusi i numeri nazionali utili, qualora si volesse chiedere aiuto e supporto, come il numero 1522 antiviolenza e stalking, disponibile h24. Io (non) viaggio da sola è scritto per non sentirsi mai da soli. E’dedicato a tutte le donne coraggiose che trovano la forza di ribellarsi e denunciare. E’ dedicato a Pippa Bacca a 10 anni dalla sua morte, dopo essere stata violentata e strangolata nel suo viaggio come messaggera di pace. E’ dedicato a chi non conosce o non riconosce sintomi e rischi della violenza”.
Tiziano Minuti e Maria Andaloro tengono a soffermarsi non solo sulla particolare umanità dell’equipaggio, che nell’occasione del tentativo di violenza è intervenuto tempestivamente, ma anche sulla promozione di un intervento culturale ed in particolare pedagogico, sia nelle scuole sia nelle famiglie. L’ambiente in cui si cresce è fondamentale per la formazione e la crescita personale, ecco perché dovrebbe essere il più possibile funzionale ad uno sviluppo psicologico sano, primariamente per sé stessi e secondariamente per l’instaurazione di relazioni positive e costruttive con gli altri.