Cronaca

“Inopportuna la nomina di Cuzzocrea come consulente della ministra Bernini”

“Una nomina inopportuna. Alla luce della doppia indagine in corso e delle conseguenti dimissioni anticipate di Salvatore Cuzzocrea da rettore dell’Università di Messina e presidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane, domandiamo se non si ritenga che sarebbe stato più opportuno non conferire l’incarico in qualità di consigliere del ministero dell’Università e della ricerca”. Così sei deputati del Partito democratico in un’interrogazione a risposta in commissione. Si tratta dei parlamentari Marino, Manzi, Orfini, Iacono, Berruti e Barbagallo,

Per la ministra Anna Maria Bernini, invece, l’ex rettore è “competente e farà il consulente del Miur a zero euro”. E le indagini?  “Sono sinceramente convinta che le vicende processuali debbano essere chiarite nelle sedi opportune”, è stata la risposta. Da parte loro, i deputati del Pd ricostruiscono le inchieste, con al centro Cuzzocrea, ed evidenziano un particolare: “All’esito di queste inchieste il ministero dell’Università e della Ricerca potrebbe essere indicato quale parte lesa”.

L’udienza preliminare il 6 novembre

Il 2023 è stato un anno travagliato per Cuzzocrea: le dimissioni da rettore in ottobre, le indagini giudiziarie, il caso rimborsi (ancora al vaglio della Procura di Messina), le interrogazioni parlamentari, i veleni e gli scontri dentro l’Università. Nel febbraio 2024 l‘inchiesta della Procura di Messina è arrivata al capolinea con l’avviso di conclusione delle indagini siglato dall’allora procuratrice capo facente funzioni (prima della nomina di Antonio D’Amato) Rosa Raffa e dalla sostituta Francesca Bonanzinga. Otto gli indagati, a cominciare dall’ex rettore Cuzzocrea, il direttore generale Francesco Bonanno e altri sei imprenditori. Il 6 novembre ci sarà l’udienza preliminare.