Una storia degna del miglior giallo con un finale, però, quasi scontato: il colpevole è il custode.
Kapugama Geeganage Pradeeo è uno srilankese di 40 anni che, per diverso tempo, ha lavorato come custode e factotum in una villa di Taormina, nella periferica contrada Tirone.
I proprietari, dopo il trasferimento a Roma, avevano lasciato che alla casa, agli oggetti ed a tutto il necessario provvedesse proprio Kapugama.
Si fidavano ciecamente, considerando che lo srilankese era a loro servizio da diversi anni e mai aveva dato adito a sospetti o dubbi.
Un onesto collaboratore, insomma, almeno fino a due giorni fa quando, avendo saputo del rientro dei proprietari, ha deciso di rubare tutto e darsela a gambe.
La famiglia aveva necessità di rientrare a Taormina per sbrigare faccende burocratiche così aveva telefonato a Kapugama per avvertirlo.
Dopo quella chiamata l’uomo però era sparito, salvo poi ricontattare i proprietari per ammettere che la casa era stata razziata e che lui stava scappando a gambe levate.
Una volta messo piede in casa, i malcapitati non hanno potuto far altro che constatare l’effettivo furto: mancava tutto.
La successiva denuncia e le testimonianze sull’aspetto dell’uomo hanno poi permesso ai Carabinieri di Taormina di inserire velocemente le ricerche nella Banca Dati e allarmare l’intero territorio nazionale.
La tecnologia, questa volta, ha fatto sì che il caso si risolvesse nel giro di poche ore: l’uomo è stato rintracciato, identificato e bloccato nell’aeroporto di Roma mentre tentava la fuga verso lo Srilanka.
Nel suo bagaglio gli agenti hanno ritrovato alcuni gioielli e del denaro in contanti.
Il resto della refurtiva, invece, è stato ritrovato a Taormina, nell’abitazione di due parenti di Kapugama, adesso denunciati per ricettazione.
Veronica Crocitti
@VCrocitti