La protesta sortisce i primi effetti, ma non basta. I lavoratori della Keita srl, l’azienda che si occupa del servizio di gestione e manutenzione impianti presso l’Ospedale Piemonte, hanno incassato uno stipendio, ma lo sciopero, programmato dalla Fim Cisl di Messina a causa dei ritardi nei pagamenti e iniziato ieri, andrà avanti . Dopo le quattro ore di ieri, oggi i dipendenti della Keita hanno incrociato le braccia per otto ore e altrettanto faranno domani. “E’ solo uno stipendio – afferma Antonino Alibrandi, segretario provinciale della Fim Cisl – un primo risultato che, però, non può soddisfare del tutto. I lavoratori, infatti, lamentano ancora il mancato pagamento di tre mensilità, che dovranno essere corrisposte dall’azienda appaltatrice”.
In mattinata, infatti, il direttore generale dell’Azienda Papardo-Piemonte, sollecitato da una richiesta d’incontro e di chiarimenti da parte del sindacato, ha comunicato al segretario provinciale della Fim Cisl l’avvenuto pagamento alla Keita di tre fatture, il27 ottobre 2011, l’8 novembre 2011 e in data odierna, nei tempi previsti da lcapitolato speciale d’appalto.
“Adesso è la Keita – spiega Alibrandi – a dover provvedere al saldo delle spettanze arretrate ai lavoratori. La protesta proseguirà anche domani ma se non dovessimo avere risposte in tempi brevi dai responsabili della Keita non sono escluse altre manifestazioni di protesta. La Keita sapeva benissimo i tempi di pagamento delle fatture da parte dell’Azienda Papardo-Piemonte proprio perché inseriti nel capitolato d’appalto. E’ impensabile, quindi, che un’impresa che si aggiudica un appalto così rilevante, non abbia la solidità economica per affrontare il pagamento degli stipendi di un numero così esiguo di lavoratori. Chiederemo immediatamente un nuovo incontro con i rappresentanti della Keita presenti in cantiere”.