Lo sport come mezzo per abbattere ogni diversità ed emarginazione. È lo scopo del progetto “Pluralmente: lo sport come pratica quotidiana”, presentato questa mattina nella bella cornice della Marina del Nettuno. L’iniziativa prevede la partecipazione di tre gruppi di atleti, che con il cattivo uso lessicale di una lingua legata ad una cultura retrogada continuiamo a definire disabili, uno dei quali messinese, gli altri provenienti da Courmayeur e Pescara. Tre gruppi di tre città diverse uniti nello sport. Gli ospiti sono arrivati nella nostra città già giovedì 12, e in questi giorni hanno fatto esperienze di barca a vela, anche alle isole Eolie. L’obbiettivo è mettere in rete, valorizzare e far conoscere l’attività sportiva di un gruppo di atleti disabili che svolgono nel quotidiano una lotta per l’emancipazione attraverso la pratica sportiva. Il progetto prevede la realizzazione di tre tappe nazionali – Courmayeur, Messina, Pescara – tre eventi locali e la pubblicazione di un libro nel quale saranno raccontate tre esperienze personali. Tre, si sa, è il numero perfetto. Il progetto prevede il coinvolgimento diretto di 27 atleti con disabilità, provenienti da tre regioni differenti, una del nord, del centro e del sud d’Italia, che saranno inquadrati in gruppi regionali guidati da un coach e due accompagnatori, che seguiranno il gruppo per tutto il percorso e si avvierà una fase di pratica sportiva finalizzata alla realizzazione di un evento locale, nel quale il gruppo darà prova delle abilità acquisite. Alla conclusione del progetto è previsto un eventi finale con la presentazione del libro realizzato e del cortometraggio con le riprese video effettuate durante gli scambi turistico sportivi. Inserito nel programma nazionale di promozione delle pari opportunità nel campo dell’arte, della cultura e dello sport a favore delle persone con disabilità e organizzato dal CSEN, Centro Sportivo Educativo Nazionale, il progetto è stato finanziato con fondi della presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento per le pari opportunità. Il 20 Gennaio saranno i nostri atleti a raggiungere gli altri in Valle D’Aosta. Quattro giorni a Courmayeur, dove praticheranno lo snowboard, mentre, infine, in primavera, terza ed ultimo incontro a Pescara, dove è prevista, tra l’altro una gita al parco Nazionale della Majella. “Lo sport è uno strumento privilegiato per l’integrazione e l’emancipazione” ha dichiarato questa mattina Francesco Giorgio, responsabile regionale del progetto. Dello stesso avviso il delegato provinciale del Coni, Aldo Violato: “Lo sport è per tutti e di tutti. Questa è un’occasione molto bella per ribadire questo concetto. È molto importante che passi il messaggio che le varie discipline sportive non sono solo riservate ad una ristretta élite di campioni”.