Cronaca

“Inter nos”, il consigliere regionale Paris resta ai domiciliari

Inchiesta Inter Nos della Dda (e della Procura ordinaria) di Reggio Calabria, confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari per il consigliere regionale ed ex consigliere comunale reggino delegato ai Grandi eventi Nicola Paris. Così ha deciso il Tribunale del riesame.
L’ex esponente di Udc, Centro democratico, Reggio Futura era stato arrestato nell’agosto scorso con l’accusa di corruzione.

Paris, difeso dagli avvocati Francesco Calabrese e Attilio Parrelli, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Karin Catalano su richiesta del procuratore distrettuale Giovanni Bombardieri, dell’aggiunto Gerardo Dominijanni e dei pm Walter Ignazitto, Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua. L’indagine, condotta dalla Guardia di finanza, ha fatto luce sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti dell’Azienda sanitaria di Reggio Calabria.

Secondo l’accusa, Paris avrebbe tentato d’intervenire presso il Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì per perorare la conferma di Giuseppe Corea, direttore del settore della struttura complessa Gestione risorse economico-finanziarie dell’Asp di Reggio Calabria.
Quest’ultimo, sempre secondo gli inquirenti, sarebbe la persona grazie alla quale le imprese vicine ai clan Serraino (area dello Stretto), Iamonte (Basso Jonio reggino) e a quelli della Locride riuscivano ad accaparrarsi numerosi appalti.