E’ stato interrogato stamani dal gip Giovanni De Marco, presenti il sostituto della DDA Giuseppe Verzera ed il collega Diego Capece Minutolo della Procura ordinaria, il 53enne Giuseppe Trischitta, uno dei due rapinatori che mercoledì scorso hanno messo a segno un colpo alla Banca Carige di Provinciale che ha fruttato 9000 euro. Trischitta ha detto di aver agito per necessità, perché ha bisogno di soldi anche per la grave malattia che ha colpito la moglie. Ha spiegato che quella mattina ha incontrato per strada il complice, che non lo conosceva ma che si chiama Nicola. Insieme hanno deciso di compiere la rapina utilizzando uno scooter che il complice aveva precedentemente rubato. Trischitta ha negato di aver sparato all’indirizzo dei poliziotti ma ha detto che durante la fuga gli è partito un colpo di pistola in aria. Ha respinto anche l’accusa di aver sequestrato un giovane per coprirsi la fuga. Secondo la sua versione il 27enne assicuratore era accanto a lui all’uscita dalla banca e lo ha solo avvicinato prima di fuggire perché impaurito dalla presenza della Polizia. Sulla convalida dell’arresto e sull’applicazione della misura in carcerazione avanzata dal sostituto Verzera il gip De Marco si è riservato la decisione.