Da oltre due mesi, ai lavori della quarta commissione consiliare, si trova la delibera denominata Variante di Salvaguardia anche detta “salva colline”. Il gruppo politico dei Dr Sicilia Futura, stante l’imposizione della secretazione degli atti e, ritenendo tale procedura molto limitante, alla luce delle scarse conoscenze tecniche da parte dei consiglieri, non ha preso parte attiva alla stessa commissione consiliare;
In questi mesi sono state tante le preoccupazioni manifestate, da più parti, contro questo atto. “Solo da notizie stampa – dice il capogruppo Nino Carreri – abbiamo potuto apprendere che, la prossima settimana, la quarta commissione, a dire del suo presidente, sarebbe pronta a dare il via libera alla Variante di Salvaguardia; il dirigente all’urbanistica ha pubblicamente assunto le difese di un atto al quale ovviamente hanno lavorato tecnici qualificati del suo ufficio ribadendo che saranno fatti salvi i progetti che sono stati approvati, per i quali si è dato inizio lavori ed i piani di lottizzazione precedentemente approvati; ancora da notizie stampa abbiamo appreso della redazione del Piau (piano innovativo ambito urbano) all’interno del quale si prevedono nuovi volumi da destinare ad attività turistiche/ricettive, commercio ed in parte residenziale”.
Carreri ricorda ancora che “sulla variante di salvaguardia grava un nuovo ricorso presentato al Cga dall’Avvocatura dello Stato e non dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente; i volumi previsti dal Piau non sono quelli intrinseci al territorio in questione che non ha potere edificatorio (la destinazione da Prg alle aree ex Zir e Zis, infatti, non consente di alterare i volumi esistenti, né di modificare la loro destinazione e non è altresì possibile effettuare interventi di demolizione e ricostruzione o cambio di destinazione d'uso, ai sensi della legge n. 8/2012 regione Sicilia, fino quando l'amministrazione comunale non provveda alla redazione di un piano integrato di recupero urbano Piru); l'adozione della delibera “salva colline”, a seguito di un momentaneo depotenziamento del Dipartimento Politiche del Territorio e la contemporanea assenza dello Sportello Unico dell'Edilizia (Sue), stopperebbe tutti i progetti inoltrati e non esitati nel termine previsto dei 90 giorni così come recitato dalle norme”.
Il capogruppo dei Dr chiede al sindaco Accorinti e al segretario e ragioniere Le Donne di “congelare” l’approvazione della variante di salvaguardia in attesa di chiarire le criticità ed eliminare i dubbi.
In particolare “se esistono, nelle procedure in corso, casi conclamati di conflitto di interesse tra gli operatori, a qualunque titolo impegnati; se e quanto è stato liquidato ai tecnici che hanno redatto la variante di salvaguardia; se e quanto è stato liquidato ai tecnici che hanno redatto il Piau; se la mancata costituzione dello Sportello Unico dell'Edilizia rientra tra i reati di omissione; se la mancata istruttoria dei progetti entro i termini stabiliti dalla legge (90 giorni) possano generare contenziosi nei confronti dell'Ente”.