MESSINA – “Numerosi cittadini, liberi professionisti e aziende, vantano sia crediti, sia debiti nei confronti del Comune di Messina ed entrambe le parti trarrebbero vantaggio dalla compensazione legale”. A sostenerlo è il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Antonino Interdonato, il quale ha chiesto al sindaco Cateno De Luca, attraverso una interrogazione (con risposta scritta) “se è sua intenzione dare mandato agli uffici di applicare tale strumento che – spiega – renderà possibile sia all'Amministrazione, quanto a coloro che con essa intrattengono rapporti economici, una migliore e più veloce gestione dei flussi di pagamento reciproco e servirà, inoltre, ad introdurre criteri di certezza e trasparenza per la riscossione dei tributi”.
Interdonato articola in due punti le motivazioni dell’istanza: “Il Comune di Messina – dice – compirebbe una pulizia del bilancio andando a ridurre l’esposizione nei confronti dei debitori diminuendo quindi la mole creditoria in vista della sottoscrizione delle transazioni; le controparti debitorie andrebbero a cancellare o ridurre i debiti sanando dunque le eventuali cartelle iscritte a ruolo e le consequenziali azioni esecutive (fermo amministrativo, azioni di pignoramento, conti correnti, immobili, stipendi)”.
Interdonato rimarca che “si ha compensazione quando due soggetti sono contestualmente creditore e debitore l’uno dell’altro e richiede la coesistenza di reciproci debiti omogenei, liquidi ed esigibili. E’ il caso, ad esempio, in cui il Comune sia creditore di importi liquidi ed esigibili contenuti in un avviso di accertamento- liquidazione-constatazione violazioni, definitivo in assenza di ricorso e, nel contempo, sia debitore nei confronti dello stesso soggetto per forniture, lavori, prestazione di servizi, resi e fatturati. In tali casi, opera automaticamente la compensazione legale (ex art. 1243 del Codice civile) e il Comune dovrà al proprio fornitore le somme al netto”.
Il 20 novembre scorso, nell’ambito delle delibere collegate al cosiddetto “Salva Messina”, è stato adottato l’atto di indirizzo finalizzato alla “sottoscrizione con i creditori, di accordi di abbattimento e rateizzazione del debito ed approvazione schemi di accordi con i creditori” del proprio credito o eventuali transazioni. “Allo stesso modo – sostiene il vicepresidente vicario del Consiglio – si realizza la fattispecie nel l’ipotesi di riconoscimento a soggetti terzi di somme dovute per debiti fuori bilancio che dovranno essere erogate e contemporanea posizione debitoria degli stessi soggetti. Altri Comuni d’Italia, tra i quali Palermo – ha concluso Interdonato, nella sua qualità di consigliere nazionale dell’Anci – stanno seguendo questa strategia politica”.