I due consiglieri si chiedono come vengano impiegate le somme incassate. "A fronte delle 85 mila presenze il Comune nel 2013 ha registrato 51 mila euro che ha destinato interamente all'Atm"
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro promosso dal Laboratorio per lo Sviluppo Turistico, organismo consultivo istituito per orientare l'Amministrazione sulle modalità d'impiego dei proventi della tassa di soggiorno.
Proprio in seguito all’incontro Andrea Ipsaro Passione di Confesercenti ha sollevato alcune perplessità in ordine alla riscossione di tale tassa e all'impiego che ne è stato fatto, ritenendo preliminarmente necessario un attento censimento delle strutture ricettive.
“Nel corso degli ultimi due anni –spiegano in una nota Fabrizio Sottile, consigliere comunale e Maria Fernanda Gervasi, consigliere di IV circoscrizione- abbiamo interloquito a lungo con l'Amministrazione da cui abbiamo appreso che il Comune di Messina nel 2013 ha incassato 51 mila euro, cifra assolutamente incongrua a fronte delle 85.000 presenze, che comunque è stata interamente destinata all'ATM quando in realtà solo il 50% del gettito dovrebbe essere vincolato in favore del trasporto pubblico locale. Da interlocuzioni, poi, con l'Area Finanziaria è stato accertato per l'anno 2014 un gettito pari ad € 79.258,00. Ricordiamo, inoltre, che nel bilancio previsionale 2015 non vi è stata traccia alcuna del modo in cui i proventi siano stati impiegati. Appare quindi evidente la poca chiarezza e trasparenza circa l'incasso e il conseguente investimento di tali somme, queste derivanti da una tassa che in alcun modo incide sulle tasche dei cittadini messinesi ma che potrebbe essere loro d'aiuto per far rivivere il turismo della nostra città”.
Sottile e Gervasi chiedono quindi all’amministrazione, con la collaborazione del Laboratorio e di figure competenti, a dare risposte concrete su questo fronte.