Negli ultimi giorni di giugno migliaia di pendolari delle due sponde dello Stretto sono rimasti con il fiato sospeso per il rischio interruzione del servizio Metromare. Poi in extremis, nell’ultimo giorno utile a disposizione, tra Roma e Messina è stata trovata la soluzione. Il servizio non è stato interrotto ma rivisitato, con una diminuzione consistente del numero delle corse. Il deputato del Pdl Vincenzo Garofalo ha seguito da vicino tutti i passaggi, ma anche un altro deputato dello Stretto è sceso in campo per avere risposte concrete. Francesco D’Uva del Movimento 5 Stelle il 1 luglio ha presentato un’interrogazione alla IX Commissione Trasporti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ieri è arrivata la risposta del Sottosegretario Rocco Girlanda.
Nell'interrogazione veniva richiesto di garantire lo stesso numero di corse effettuate dal servizio Metromare dello Stretto prima del 28 giugno 2013 e che venisse garantito un finanziamento ordinario per l'attraversamento dello Stretto di Messina e non da rinnovare ogni 3 anni con un decreto legge.
Come si può leggere nella risposta, il Ministro afferma: “la necessità e l’urgenza di un rifinanziamento di detto servizio, stimato in circa 26 Milioni di euro per il triennio 2014-2016. Tuttavia a dette richieste, regolarmente avanzate dal MIT in sede di programmazione da parte dei documenti di bilancio sia per l’anno finanziario 2012 sia per il 2013, non è stato possibile dare seguito a causa delle ben note difficoltà di bilancio.
Con l’articolo 5 bis del decreto-legge n°43 del 2013 e relativa legge di conversione, per far fronte all’esigenza di assicurare la continuazione del servizio pubblico di trasporto marittimo in argomento, è stata autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2013 a fronte dello stanziamento previsto per il precedente triennio 2010-2013 pari ad un importo complessivo di euro 24.990.000,00.
Pertanto, devo, mio malgrado – afferma il Sottosegretario Girlanda – far presente che il servizio verrà garantito ma inevitabilmente la quantità delle corse non potrà essere la medesima di quella precedentemente erogata, considerata la diminuzione delle risorse a disposizione."
Il Portavoce del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva, pur apprezzando gli sforzi del governo nel garantire il servizio per altri 3 anni, si dichiara insoddisfatto dalla risposta datagli in quanto nella richiesta presentata si auspicava il mantenimento degli standard qualitativi antecedenti al 28 giugno, cosa che non sembra poter essere garantita, almeno fino al mese di gennaio attraverso una autorizzazione di spesa di soli 3 milioni di euro.
Inoltre D’Uva fa notare come non ci sia la volontà da parte del MIT di garantire il servizio in modo ordinario, ma solamente attraverso lo stanziamento di fondi per un solo triennio, mantenendo così la cattiva abitudine di non risolvere i problemi ma di rinviarli. “Alle attuali condizioni – afferma- D’Uva – il problema si ripresenterà ugualmente fra 3 anni, lasciando lavoratori e pendolari in un perpetuo stato di incertezza. Auspichiamo quindi che nel corso di questi mesi si provveda a riorganizzare l’intero piano dei trasporti nell’Area dello Stretto, perchè a tutti i cittadini italiani va garantito in eguale misura il diritto a spostarsi liberamente da un territorio all’altro del nostro Paese, e questo non può essere certo un diritto da prorogare ogni triennio ma da garantire sempre e in via continuativa”.