600 mila euro per mettere in sicurezza i principali ponti che si trovano sulle strade messinesi. Si tratta di un progetto di manutenzione straordinaria redatto a seguito di verifiche e indagini visive avviate dagli uffici di Palazzo Zanca sulle infrastrutture che si trovano sulle due vie consolari che costituiscono la direttrice sud-nord della città dal villaggio di Mili, dove inizia la statale 114, fino a Torre Faro, dove inizia la statale 113.
Questo primo progetto di manutenzione straordinaria è stato programmato per mettere in sicurezza cinque ponti che presentano evidenti segni di degrado. Si tratta del ponte sul torrente Guidara e del ponte sulla via Comunale a Zafferia, entrambi sulla via Consolare Valeria, mentre a nord saranno oggetto dei lavoro il ponte sul torrente Pace, il ponte sul torrente Guardia e il ponte sul torrente S. Agata. A cui si aggiunge il sovrappasso comunale di Galati, sulla statale 114, segnalato dai Vigili del Fuoco.
Dalla relazione tecnica del progetto si legge che, nella valutazione degli interventi da prevedere, si è tenuto conto della necessità di bloccare il degrado dei vari elementi che compongono il ponte, la necessità di ricostituire le legature delle armature esistenti, la ricostruzione e il relativo strato di calcestruzzo fino a ricostruire la sezione preesistente agli interventi di risanamento. Quindi si andranno a rinforzare tutte le porzioni di calcestruzzo esposte, verrà trattato il ferro delle armature, verranno protette le parti scoperte. Un trattamento particolare è stato pensato per alcune travi particolarmente degradate anche nel nucleo centrale, individuate nei ponti dei torrenti Pace e S.Agata.
Gli interventi programmati, si legge ancora nella relazione tecnica, fanno fronte alla necessità di contrastare l’effetto corrosivo del mare e il naturale deterioramento del calcestruzzo per salvaguardare le strutture che sono state ritenute non ancora compromesse e per le quali un intervento di manutenzione straordinaria fosse sufficiente per mantenere integre le capacità portanti.
Una ricognizione avviata dall’amministrazione comunale e dagli uffici dopo i terribili fatti di Genova e mirata a individuare gli interventi più appropriati per il recupero delle strutture che presentavano un diverso grado di erosione, spesso legato sia alla vetustà dei manufatti che alla vicinanza del mare.
Sul piatto sono stati messi 600 mila euro che saranno finanziati dal bilancio comunale. Adesso si procederà a individuare chi effettuerà i lavori, tramite procedura negoziata, e poi si darà il via agli interventi di messa in sicurezza.
Francesca Stornante