Dopo il parere favorevole della sesta commissione alla proposta di rimodulazione dell’assessore Ruggero Razza, il deputato regionale del M5S Antonio De Luca spiega le ragioni della bocciatura da parte della deputazione pentastellata, puntando il dito contro la mancata valorizzazione delle strutture ospedaliere del Papardo e di Patti e contro la disparità di trattamento fra le varie aree territoriali, a vantaggio dei policlinici universitari o dei grandi centri urbani e a discapito delle strutture periferiche.
«Al netto di qualche importante traguardo raggiunto, come ad esempio il mantenimento del pronto soccorso di Barcellona, ci sono ancora troppe realtà con un’offerta sanitaria di basso profilo, a fronte di luoghi che hanno a disposizione ogni genere di servizio, con tanto di inutili doppioni. Per di più non abbiamo ancora contezza della rete degli 118, di fondamentale importanza per far fronte alle emergenze», spiega De Luca, che nei giorni scorsi, insieme a Valentina Zafarana, aveva chiesto il cambiamento di classificazione dell’ospedale di Patti in Dea di I livello e del Papardo in Dea di II livello: «Un’operazione a costo zero che avrebbe potuto restituire alla sanità messinese la dignità che merita, mettendo al riparo la struttura da futuri appetiti insani».
«Nella nostra attività a Palazzo dei Normanni – prosegue l’esponente del M5S – abbiamo cercato di porre rimedio alle tante falle presenti nella rete, battendoci in egual misura per tutte le strutture regionali, a differenza di altri deputati che per potenziare i presidi presenti nei propri feudi elettorali non hanno esitato a depauperarne altri».
«Al di là delle gravi criticità che hanno determinato la nostra bocciatura, sono abbastanza soddisfatto per alcuni importanti risultati ottenuti in provincia di Messina, dove sono stati recuperati oltre 60 posti letto rispetto a quelli previsti dalla rete Gucciardi», spiega ancora De Luca, che fa un rapido resoconto degli obiettivi raggiunti, fra i quali il mantenimento dell’unità complessa di ematologia del Papardo e del reparto per detenuti.
«A Patti nasce una nuova disciplina, che è quella di gastroenterologia, sebbene il “Barone Romeo” meritava di essere trattato meglio, ma il governo non ne ha voluto sapere. Sono poi particolarmente lieto che siano state accolte le mie istanze anche riguardo al ritorno dell'ortopedia a Mistretta, che peraltro diventa unità dipartimentale, e al P.O. di Lipari, dove ho ottenuto il raddoppio dei posti letto di Pediatria, il potenziamento del servizio ambulatoriale di Ginecologia e l’attivazione, nel periodo estivo, del Servizio Guardia Attiva di Cardiologia, che ho insistito affinché sia attivo tutto l'anno».
Infine quello che in futuro, se la politica saprà lavorare bene, potrebbe diventare un vero fiore all'occhiello per la città di Messina e per l'intera sanità della Sicilia Orientale: la trasformazione dell’unità semplice di cardiologia pediatrica del Policlinico in unità dipartimentale, che aumenterà così la propria autonomia gestionale: «È il punto di partenza per la nascita di un grande polo pediatrico in città, da portare avanti con la collaborazione di Università, Assessorato, Regione e tutti gli attori che presto saranno coinvolti in questo progetto. Se opportunamente supportato, potrà diventare un riferimento per tutto il meridione d'Italia, con evidenti ricadute positive per tutta la città e per la sanità regionale. Su questo fronte ho le idee molto chiare e intendo adoperarmi nella realizzazione di un’opera che caratterizzerà il mio mandato».