La delibera di giunta è la numero 614 del 29 settembre 2015 e contiene “direttive finalizzate alla gestione diretta della riscossione dell’Ecopass”. Ampi stralci sono stati riportati in anteprima dal nostro quotidiano (VEDI QUI) già la settimana scorsa.
Oggi arriva la nota di Caronte & Tourist, la società che, sin dall’istituzione dell’ecotassa, effettua il servizio di riscossione e successivo versamento al Comune e che adesso si dice lieta della notizia. “Il servizio – ricorda – è sempre stato effettuato gratuitamente, per meglio dire anzi a intero carico economico e organizzativo delle società di traghettamento (non sarebbe certamente così in caso di gestione della società Telepass, alla quale andrebbe riconosciuto l’inevitabile percentuale di aggio). Annetterlo tra le attività dell’Ente che ne è fruitore ultimo non può che rappresentare un ritorno alla normalità e una restituzione del rapporto tra i traghettatori e la loro clientela al suo perimetro fisiologico”.
Nella delibera, il Dipartimento Mobilità ipotizza che la gestione diretta possa comportare un consistente incremento, addirittura un raddoppio, delle somme annualmente incassate fino ad oggi, puntando sull’automatizzazione dei controlli, ad oggi affidati alle sporadiche presenze della Polizia Municipale.
Secondo Caronte & Tourist, invece, a volumi inalterati di mezzi traghettati, l’incremento dei proventi è impossibile, a meno che non si modifichino le aliquote, attuabile “ma dall’incerta popolarità”, visto che già l’ecopass è visto dai destinatari “come una gabella dalla dubbia legittimità”.
Respinte al mittente “le reiterate, generiche allusioni a una presunta opacità nell’attuale gestione del servizio e all’asserita – e sempre smentita dalle periodiche verifiche – discrepanza tra traghettato e riscosso”. Gli introiti sono bassi, secondo la società, perché la maggior parte dei mezzi che traghettano sono dei residenti nelle due province.
Caronte & Tourist, infine, rammenta che l’ecopass “è già stato giudicato illegittimo dal consiglio di Stato e sull’ultima versione pende un giudizio amministrativo” e, di conseguenza si chiede “se l’enorme mole degli investimenti sia giustificata e necessaria o se non si debba essere sospettosi sulle reali finalità dell’operazione”.
(Marco Ipsale)