“La città di Messina vive da ormai troppo tempo una condizione precaria, con troppi problemi irrisolti, emergenze che diventano quotidianità, incapacità di costruire una visione condivisa del futuro della città. A pochi mesi dall’insediamento dell’Amministrazione De Luca e del Consiglio Comunale siamo di fronte ad un conflitto, i cui toni si sono esacerbati oltre modo”. A scrivere è Domenico Siracusano, coordinatore provinciale di Art.1. Mdp.
“La comunità messinese – continua – non può permettersi scontri e lacerazioni specie di fronte ad uno scenario avvilente. È inutile ripetere stancamente le statistiche ISTAT sull’emigrazione dei giovani, i dati dei Rapporti Caritas sulla povertà, i numeri della Camera di Commercio sulla vitalità delle imprese. Il contesto socio-economico è desolante. Occorre una guida politico-amministrativa forte e coesa che sappia inquadrare le questioni e immaginare soluzioni. Non serve ne’ un uomo solo al comando ne’ sterili ostruzionismi, non serve agire nell’interesse delle proprie carriere politiche personali ma nel superiore interesse della città. È richiesta umiltà a tutti gli attori in campo”.
“Il servizio di trasporto pubblico locale, come i rifiuti o la gestione dell’acqua, sono – spiega ancora Siracusano – elementi decisivi per restituire vivibilità a Messina e a chi la abita. Si tratta di affrontare le questione nel merito, non serve un approccio ideologico. Parlare semplicisticamente di privatizzazione rischia di essere fuorviante e per certi aspetti antistorico: può, e deve, esistere una gestione pubblica dei servizi che ne garantisca l’universalità, specie quando si tratta di servizi essenziali”.
La vicenda delle chiusura delle scuole è grave. Individua un problema centrale che va però affrontato coinvolgendo dirigenti, insegnanti e forze sindacali provando a costruire una soluzione che tenga insieme il diritto allo studio e quello alla sicurezza.
“La questione dello sbarraccamento va affrontata, anche sperimentando una nuova impostazione del sistema: ma ciascuno deve fare la propria parte l’Amministrazione, Il Consiglio Comunale e anche la Regione Siciliana”.
“Non è tempo di ricatti, da parte di nessuno. Il Sindaco e i Consiglieri Comunali rappresentano entrambi la volontà popolare e non è certo mantenendo uno stato di guerriglia permanente che potranno affrontare i problemi della comunità messinese. Messina non ha bisogno di salti nel buio”.