Nelle casse del Consorzio della rete fognante che serve i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola, mancano oltre 2 milioni e mezzo di euro. Il presidente dell’Ente, Andrea Raneri, parla di una situazione “molto delicata, che potrebbe mettere a rischio l’erogazione del servizio di depurazione”. Ed ha lanciato un appello al Governatore, Rosario Crocetta, affinché “conceda un contributo straordinario”.
Presidente Raneri, cosa determina il “collasso” economico del Consorzio?
“Stiamo verificando un rallentamento dei trasferimenti da parte dei Comuni, dettato dalle problematiche che in Italia purtroppo ci sono e conosciamo. C’è un momento di grande difficoltà da parte degli Enti locali nell’incassare e di conseguenza a trasferire i soldi, in questo caso per il servizio delle acque depurate. Per cui il Consorzio vanta delle somme che si sono accumulate negli anni. Da parte nostra abbiamo accumulato dei debiti, soprattutto con la ditta che conduceva gli impianti negli ultimi anni. Siamo riusciti a firmare una transazione, che ha comunque determinato dei pagamenti nell’immediato e delle rate nei prossimi quindici mesi. Tutto ciò, con la carenza di liquidità, comporta dei rallentamenti e dei rischi. Per cui ho pensato di chiedere un intervento della Regione tramite il Governatore Crocetta. In tal senso c’è un precedente, proprio a Taormina, quando era sindaco Garipoli e venne concesso un miliardo di vecchie lire per la gestione e la ristrutturazione di questo consorzio”.
A quanto ammonta con precisione la somma che il Consorzio avanza dai Comuni?
“Per avere un quadro certo della situazione, ho chiesto al nostro ragioniere di incontrarsi con gli uffici finanziari dei Comuni consorziati. Nel 2013 è stato votato un Bilancio dal quale risultano residui per 2 milioni e 350mila euro. Nel 2014 e 2015 queste somme non sono state azzerate. Quindi ci sono dei grossi residui da pagare. Però, ripeto, ho chiesto al ragioniere di fare una verifica”.
Ci sono rischi per il servizio?
“Se continuiamo così sì. Quest’anno la Pasqua è bassa, ciò significa un incremento di presenze a breve e del servizio di depurazione. Ci sono da fare interventi ugenti: sia sulla zona di Letojanni quanto su alcune vasche di Giardini, al momento messe a basso regime. Parliamo di diffusori che rappresentano una parte essenziale del trattamento biologico dei fanghi, che non funzionano bene. Ci sono grosse cifre da pagare ad una ditta che ha realizzato lavori lo scorso luglio e poi le bollette, che qui ammontano, per quanto riguarda l’energia elettrica, a circa 700mila euro l’anno. Sono molto preoccupato”.
Carmelo Caspanello