Accordo siglato, questa mattina nella cornice dell’Aula Magna dell’Ateneo Peloritano, tra l’Università di Messina e Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese. Le due istituzioni, nel corso del convegno “Challenges and Opportunities for Eu – China Cooperation in R&D”, hanno così ufficializzato la volontà, dopo due anni di accordi preparatori, di unire forze e competenze nell’ambito di un progetto di ricerca scientifica e tecnologica congiunto. L’iniziativa, che si colloca nell’ambito del programma comunitario Horizon 2020, è stata presentata ed illustrata alla presenza del Prorettore Rita De Pasquale, in rappresentanza dell’Ateneo peloritano, e del dott. Xing Jijun, vice direttore dell’Ufficio Generale per la Promozione della Cooperazione scientifica e tecnologica tra Cina ed Unione Europea del Ministero della Scienza e Tecnologia cinese. Si tratta di un protocollo d’intesa finalizzato alla promozione, individuazione e realizzazione di programmi congiunti di ricerca in aree scientifiche diversificate e di interesse comune. L’accordo, che avrà durata quinquennale, rappresenta l’atto costitutivo di una collaborazione con le università di Wenzhou e Souzhou che potrà attuarsi in settori scientifici e culturali di interesse comune e si articolerà attraverso accordi specifici all’interno dei quali saranno definite finalità della cooperazione, modalità di svolgimento, responsabilità e risultati. Mobilità di docenti, ricercatori, studenti, personale tecnico – amministrativo ed accesso a pubblicazioni scientifiche e materiale didattico saranno poi la chiave di uno scambio che prevede l’utilizzo congiunto di strumenti di ricerca e l’accesso alle strutture di entrambe le istituzioni universitarie. In sala, nel corso dell’incontro propedeutico la sigla d’intesa, i professori Signorino Galvagno, Giovanni Moschella, Gustavo Barresi, Giuseppe Cardile, già direttore amministrativo d’Ateneo e promotore dell’iniziativa, e Michele Genovese Senior Officer dell’Ufficio di Brussels dell’Apre ed autore, lo scorso anno, di due visite preparatorie nella Repubblica popolare cinese. Genovese nel corso del suo intervento, presentando Horizon 2020, ha sottolineato valore, senso e prospettive legate alla firma della convenzione, invitando l’istituzione accademica peloritana a mettere sul tavolo, nel più breve tempo possibile, proposte e progetti: “Attraverso la sigla di questo protocollo – ha esordito – si inaugura fattivamente la collaborazione tra l’Ateneo peloritano e le Università cinesi, un progetto – ha spiegato – che dovrà svilupparsi in un ampio e diversificato quadro di iniziative”. Genovese inoltre ha più volte ribadito la necessità di procedere ad una programmazione contingentata che consenta di “cogliere le straorinarie opportunità offerte da un accordo quadro, che potrebbe consentire, ad una regione come la Sicilia, di acquisire importanti finanziamenti subordinati però all’elaborazione di idee vincenti”. Un’opportunità accolta positivamente anche dalla prof.ssa De Pasquale che ha ricordato: “Lo sviluppo socio-economico non è il problema di una singola nazione o regione – ha spiegato il Prorettore – ci troviamo di fronte ad una realtà capace di condizionare l’intera economia mondiale: non considerare seriamente questo fattore è pura utopia”. Nel corso dell’incontro il dott. Xing Jijun, in rappresentanza della delegazione cinese che presenziato alla sigla dell’intesa, ha presentato il progetto Dragon Star, iniziativa che supporta la partecipazione cinese al programma Horizon 2020 dell’Unione Europea . Emma De Maria