I fatti risalgono ad un mese addietro, ma la notizia è emersa nelle ultime ore per non ostacolare le indagini delle autorità competenti su un nuovo pesante tentativo di intimidazione: ovvero l'invio di due buste contenenti proiettili e minacce che sono state bloccate nel centro di smistamemto postale di Palermo. Una terza busta minatoria sarebbe stata inoltre stata indirizzate alle Guardie Zoofile di Pettineo.
Destinatari Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi, e Daniele Manganaro, Dirigente del Commissariato di Sant'Agata di Militello. La lettura fornita dalle autorità è quella di una matrice collegata alla cosidetta "Mafia dei Pascoli" che si è sentita lesa nelle proprie attività criminali dall'azione intrapresa sul territorio nebroideo contro reati come l'abigeato, l'allevamento e la macellazione clandestina, lo sfruttamento dei terreni per svariati usi non ultimo quello del percepimento illecito di finanziamenti agricoli.
Già da diverso tempo Antoci è stato oggetto di diverse minacce ed è per questo stato ammesso al beneficio di una scorta, anche per effetto del forte impulso dato all'azione intrapresa per un maggior controllo del territorio montano ed imposto ai Comuni aderenti al Parco la revoca dei fitti dei terreni come ad esempio nell'area di Troina, e avviato in sinergia con il commissariato di Sant'Agata di Militello, guidato proprio da Manganaro, un'intensificazione dei controlli eseguiti non soltanto da Guardia Parco e componenti del distaccamento zoofilo di Pettineo.
Nelle ultime settimane numerosi sono stati gli interventi eseguiti dagli uomini della Polizia per contrastare furti di bestiame, importazione di animali privi di documentazione, e vari altri reati compiuti, e per cui anche nell'occasione dell'ultima visita alla sede di rappresentanza del Parco dei Nebrodi, lo stesso Governatore Rosario Crocetta aveva tessuto le lodi per l'impegno profuso per il ripristino della legalità.
Per meglio comprendere la portata di un fenomeno criminale, un tempo forse non sufficientemente contrastato, molto utile è stato il reportage d'inchiesta "Fondi rubati all'Agricoltura".
(Giuseppe D'Amico)