La temuta chiusura di uno dei due scivoli del porto di Tremestieri non c’è stata, ma l’approdo non può comunque operare al massimo delle sue potenzialità. La forte sciroccata di domenica scorsa ha fatto aumentare l’isoletta di sabbia fino a 10mila metri cubi e la Capitaneria di Porto ha imposto alle navi l’aumento della distanza dalla testata da 21 fino a 25 metri e l’utilizzo dei due scivoli in via alternata.
Cosa comporta? Una riduzione delle corse quotidiane, dalle consuete 67-70 alle 50 del 1. e del 2 marzo ed alle 49 del 3 marzo. “Non sono sufficienti a smaltire tutto il traffico pesante e ieri sera siamo stati costretti a rilasciare una deroga dalle 19 alle 21 – spiega l’assessore Sebastiano Pino –. Così sarà fin quando non verrà fatto il dragaggio”.
Inizialmente era previsto per questo weekend ma probabilmente slitterà alla prossima settimana. “La contingenza favorevole della presenza della draga a Galati per opere di protezione civile e della disponibilità della vecchia autorizzazione regionale potrebbe saltare a causa dell’ennesimo cavillo posto dalla sezione provinciale dell’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, ndr) – prosegue Pino -. Hanno chiesto i carotaggi fino ad una profondità di 5 metri e mezzo, poi servono almeno 48 ore per la sedimentazione e altre 24 ore per i pareri, quindi la certificazione non potrà arrivare prima di lunedì”.
E’ la novità venuta fuori dalla riunione di ieri, in Capitaneria di Porto, alla quale era presente anche la Comet, che si occuperà del dragaggio perché rientra nei 13mila metri cubi annuali previsti dalla concessione. Ed a proposito di dragaggi, l’assessore Pino chiede una “programmazione seria e adeguata. Ora pare che tutto sia pronto per fare la ‘trappola delle sabbie’ (VEDI QUI), che dovrebbe garantire una fruibilità continua per almeno due anni e quattro forti sciroccate fino a 75mila metri cubi. La prospettiva ci lascia ottimisti purché ognuno faccia la sua parte e i lavori vengano affidati in fretta”.
(Marco Ipsale)