Proroga per due mesi.Un sms di Signorino placa la tensione: “Risorse trovate”

Palazzo Zanca sotto assedio. Da ieri il presidio a oltranza della Cisl, oggi l’invasione della Cgil. I lavoratori dei servizi sociali non hanno più intenzione di rimanere con le mani in mano. Il 30 settembre scadono le proroghe dei servizi e vogliono certezze assolute da parte dell’amministrazione. Capitanati dalla segretaria della Fp Cgil Clara Crocè e armati di fischietti e megafono hanno attraversato i corridoi del palazzo alla ricerca di chi deve dar loro risposte chiare. Perché se è vero che le proroghe per gli asili nido e i Cag sono state concesse, all’appello mancano l’assistenza domiciliare anziani e l’assistenza e trasporto disabili nei centri riabilitativi. Servizi che garantisono assistenza a migliaia di utenti e che impegnano centinaia di operatori. La Fp Cgil vuole inchiodare Consiglio comunale e Giunta alle proprie responsabilità.

“Ognuno deve fare la sua parte, non andremo via fino a quando non saremo certi che le risorse per i servizi sociali sono state inserite nel bilancio di previsione 2014. Chiederemo ai consiglieri comunali di rivedere la ripartizione della tabella Tasi, ripristinando i 2 milioni di euro che hanno tolto dal settore sociale. Non accettiamo più nessun giochetto tra Consiglio e amministrazione se a pagarne le conseguenze saranno centinaia di lavoratori e tutta la fascia debole della popolazione messinese” urla a gran voce la segretaria Clara Crocè.

Il lunghissimo corteo di lavoratori ha prima assediato la stanza della presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, oggi fuori sede, poi ha bussato alla porta del vicepresidente Nino Interdonato, subito dopo ha fatto irruzione nella stanza del Pd, dopo ancora in sala commisioni. Una via crucis che non risparmierà nessuno dei 40 consiglieri di Palazzo Zanca, né tantomeno le stanze dell’amministrazione.

Consiglieri comunali che però non sono disposti ad accettare di essere etichettati come i responsabili di quanto sta accadendo e hanno annunciato un documento congiunto per spiegare davvero come stanno le cose. Tutti sul piede di guerra, ancora una volta contro l’assessore Mantineo che ha di fatto scaricato le responsabilità sul Consiglio, parlando ai lavoratori delle risorse Tasi che proprio loro hanno deciso di stornare su altre voci. I consiglieri però non ci stanno perché comunque anche l’eventuale utilizzo di quelle risorse è indissolubilmente legato all’approvazione del bilancio di previsione 2014. Senza bilancio qualsiasi discussione sarà inutile, come ha anche affermato ieri in Commissione servizi sociali il Dirigente Giovanni Bruno rispondendo ad una precisa domanda del consigliere Nino Carreri.

Confronto accesissimo tra consiglieri e lavoratori, nel mezzo anche l'assessore Mantineo che non ha potuto far altro che confermare che senza bilancio di previsione 2014 non potranno essere sbloccate le risorse per i servizi sociali, chiarendo anche che non c'è equazione tra i 2 milioni di euro mancanti della Tasi e la sospensione a cui si rischia di andare incontro. Un chiarimento necessario e doveroso dopo le dichiarazioni che avevano aizzato i lavoratori contro il Consiglio Comunale.

"Chi sta fomentando gli operatori contro il Consiglio sta facendo un grosso errore anche perchè il Dirigente Bruno ha chiaramente detto in Commissione, prima dell'approvazione della Tasi, che quelle risorse non possono essere utilizzate per i servizi sociali" ha replicato il consigliere Udc Franco Mondello, ricordando l'aspro dibattito che ci fu proprio durante la seduta di Consiglio che poi portò alla rimodulazione della destinazione del gettito della tassa sui servizi indivisibili, tra mille dubbi legati proprio alla possibilità di indirizzare questa tipologia di risorse ai servizi sociali. Dubbi che non si sono dipanati neanche oggi, quando proprio Mantineo ha etichettato come una "leggerezza" del Dirigente Bruno la dichiarazione sull'impossibilità di coprire i servizi sociali con la Tasi.

Il clima si è surriscaldato, Clara Crocè ha ricordato le esperienze di città come Napoli e Roma che invece hanno segutio questa strada. "Non minacciamo nessuno, ma non accettiamo sconti su questo settore".

Il Consigliere Pd Giuseppe Santalco ha ulteriormente bacchettato l'amministrazione evidenziando che la situazione era già chiara a gennaio, mentre la Tasi è arrivata a maggio ed è poi approdata in aula solo poche settimane fa. "Chiederemo di mettere più soldi in bilancio e pretenderemo gare per tre anni, garantendo risorse nel bilancio pluriennale e chiederemo alla giunta un piano serio e concreto sui servizi sociali".

Durante l'animato dibattito l'assessore Mantineo ha cercato di placare gli animi spiegando che la strada principale che l'amministrazione sta seguendo è quella di attingere dal fondo destinati ai servizi obbligatori, come il ricovero dei minori su disposizione dell'autorità giudiziaria. Una soluzione che ovviamente non risolve il problema ma che scongiurerebbe l'emergenza immediata. L'ipotesi è stata al centro di confronti per tutta la giornata di ieri e alla fine è questa la svolta per garantire i due mesi di proroga. I soldi verranno presi da una parte e spostati dall’altra, ma quel fondo dovrà essere rimpinguato comunque prima del bilancio, come ha spiegato ieri lo stesso assessore Signorino (vedi articolo a parte).

A fare da eco i colleghi della Cisl Fp all’urlo “Vergogna, il sociale non si tocca”. Una protesta unita nell’intento di salvare per l’ennesima volta un settore caldissimo, ma che fino ad ora ha visto gli schieramenti sindacali divisi.

"Parzialmente soddisfatti – dichiara Saro Contestabile della Fp Cisl– insieme a tutti gli operatori che, grazie alle diverse manifestazioni fatte in questi giorni, possono sentirsi cautamente rassicurati per la loro continuità lavorativa ma soprattutto gli utenti anziani, disabili, minori, che possono continuare ad avere l'assistenza dovuta. Purtroppo – continua – le situazioni tampone restano sempre tali. Siamo sempre più convinti che bisogna lavorare ad una programmazione ponderata e ragionata per dare un assetto definitivo a tutto il sistema dei servizi."Manifestazione sospesa – dichiara il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele – ma lo stato di agitazione resta permanente, monitorando passo dopo passo il rispetto degli impegni e le decisioni che saranno assunte nei prossimi giorni".

Francesca Stornante-Danila La Torre