E' tornato in libertà Matteo Molonia, l'investigatore privato coinvolto nell'inchiesta sull'attività dell'agenzia che dirigeva. Il Tribunale Collegiale che sta celebrando il processo(presidente Scolaro), ne ha disposto la scarcerazione proprio stamane, accogliendo l'istanza del difensore, l'avvocato Carlo Faranda. L'operazione, denominata “342” vede coinvolti tra gli altri anche l'allora Luogotenente della Guardia di Finanza Francesco Giusti, finito sotto i riflettori insieme ad altri ufficiali di polizia giudiziaria per i rapporti con l'investigatore, noto come parte civile nel procedimento penale per responsabilità medica contro i dottori e sanitari del Policlinico per la vicenda della cosiddetta “Lite in sala parto”.
Molonia era ai domiciliari dal 4 luglio dello scorso anno per i presunti rapporti intrattenuti con Pubblici Ufficiali i quali lo avrebbero agevolato nel fornirgli informazioni.
A giugno scorso il detective aveva ottenuto, su appello della difesa al Tribunale del riesame l’attenuazione degli arresti domiciliari, acquistando la libertà di avere contatti con persone diverse dai soli familiari e conviventi. Oggi riacquista la libertà permanendo a suo carico solo l’obbligo di firma in 4 giorni per settimana.
"Il Tribunale ha accolto le richieste difensive di ritenere fortemente attenuata l’esigenza cautelare del pericolo di reiterazione del reato anche per la totale incensuratezza del mio cliente – spiega l'avvocato Faranda – per il suo comportamento irreprensibile durante la permanenza agli arresti domiciliari, nei trasferimenti libero e senza scorta effettuati per partecipare alle udienze, nonchè durante lo svolgimento del processo. Infine il Presidente estensore Dott.ssa Scolaro ha rimarcato anche l’osservanza puntuale del divieto, inizialmente imposto, di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi
(Alessandra Serio).