«Terna ha risposto: nel documento che ci è stato inviato c’è scritto che l’incontro di giovedì 23 giugno al Palacultura è aperto solo ad istituzioni ed imprenditori, per questo non è stato chiamato in causa nessun altro. Al tempo stesso però si rendono disponibili ad incontrare una nostra delegazione intorno alle 13, cioè al termine del convegno». Una “giustificazione” che convince decisamente poco l’avvocato Nino La Rosa, portavoce del Coordinamento di tutela ambientale che raggruppa tutte le associazioni che contestano la realizzazione dell’Elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”. Nel leggerci, telefonicamente, quanto scritto nel documento inviato da Terna in risposta al comunicato diffuso dal Coordinamento una volta appresa la notizia della conferenza di presentazione del progetto, l’avvocato afferma: «Forse gli abbiamo rotto le uova nel paniere, non si aspettavano questa nostra presa di posizione, speravano di informarci a cose fatte ma fortunatamente lo abbiamo saputo». Ecco perché la "concessione" di un incontro al termine dei lavori, a cui dovrebbe prendere parte anche il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, soddisfa ben poco i cittadini, che questa mattina, dopo un lungo incontro hanno deciso, di comune accordo, di dire no alla proposta della Terna. Quel che è certo è che il Coordinamento tutela ambientale, nei prossimi mesi, farà sentire la propria voce. Questo soprattutto in attesa del pronunciamento del Tar del Lazio a cui i comitati hanno fatto ricorso chiedendo la sospensione dell’autorizzazione concessa dal Ministero a Terna. (E.DE PASQUALE) (CORRELATO IN BASSO L’ALTRO ARTICOLO)