A rischio chiusura, anzi in realtà le “saracinesche” si stanno già abbassando per volere della Regione, la sede di Messina del Crias, oggi Irca (Istituto Regionale per il credito agevolato).
E’ quanto rilevano con un’interrogazione urgente al governo Musumeci ed agli assessori di competenza i tre deputati regionali Tommaso Calderone, Franco De Domenico e Gallo chiedendo un passo indietro rispetto al provvedimento attualmente al vaglio della Commissione Attività Produttive e della Commissione al Bilancio dell’A.R.S.
L’Irca è l’Istituto di credito regionale nato dalla fusione per incorporazione di Crias ed Ircac. Ques’ultimo aveva sede a Palermo mentre la Crias aveva sete operativa a Catania e sedi a Palermo, Messina e Agrigento.
In seguito alla fusione ed alla nascita dell’IRCA però con un decreto presidenziale di attuazione si prevede il transito del personale ma il mantenimento di due sole sedi.
“Il provvedimento-scrivono Calderone, De Domenico e Gallo– contraddicendo le premesse del Governo regionale che dichiara di voler snellire dal punto di vista burocratico l’iter per le concessioni dei finanziamenti e migliorare la qualità del servizio offerto alle imprese, di fatto elimina le due sedi operative oggi esistenti a Messina ed Agrigento, rimandando ad ipotetiche future decisioni l’apertura di altre sedi operative, oltre Palermo e Catania”.
Eppure i numeri finora registrati attestano la produttività delle sed. Ad esempio basta riportare il dato del lavoro portato a termine dalla sede operativa della CRIAS di Messina, con ben 485 Finanziamenti concessi nel 2018, frutto del lavoro di Consulenza ed assistenza alle imprese, garantito dal lavoro del personale, mentre Catania, Siracusa, Ragusa ed Enna hanno esitato favorevolmente complessivamente 915 richieste di Finanziamento.
“In caso di chiusura di tali sedi operative- proseguono i deputati- le imprese delle rispettive province subirebbero un danno rilevante, vanificando l’obiettivo prefissato dal Governo Regionale che è quello appunto di favorire l’accesso al credito agevolato, proprio in un momento nel quale la crisi di sistema non aiuta le banche a stare vicino alle imprese. Il Governo della Regione Sicilia, nell’Istituire l’IRCA, ha voluto dare un segnale forte riformando il settore del Credito agevolato, attraverso il mantenimento e magari il potenziamento dei servizi fino ad oggi offerti ma il regolamento attualmente in esame penalizza gravemente Messina”.
I deputati chiedono quindi la modifica della norma per scongiurare la soppressione della sede messinese.