Lavoratori in nero, contratti non regolari, nessuna sicurezza tra dipendenti e manovalanza. E’ questa la piaga, sempre più drammatica, che emerge dagli ultimi controlli effettuati dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, insieme ai colleghi del Comando Provinciale di Messina. I militari, su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, sono passati a setaccio in aziende e società, sospendendo diverse imprese, elevando sanzioni per oltre 36mila euro e recuperando contributi e ritenute previdenziali INPS per oltre 60mila euro.
A finire nel mirino dei controlli sono stati due panifici, una pasticceria, un parrucchiere, due aziende edili ed un negozio di abbigliamento. Per le prime tre attività è scattata la sospensione, mentre un caso più particolare è risultato essere quello del negozio di abbigliamento. Il responsabile, infatti, è stato denunciato per aver istallato una videosorveglianza non autorizzata né dal Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro né dai sindacati.
“I Carabinieri di Messina insieme alla Direzione Territoriale del Lavoro – si legge in una nota ufficiale – hanno fra i loro obiettivi istituzionali il far rispettare i contratti nazionali del lavoro delle varie categorie e il contrasto al lavoro nero: entrambi vengono perseguiti con costanza”. L’invito è sempre quello alla denuncia di irregolarità. “Il comparto Tutela del Lavoro – si legge ancora – rimane a disposizione della cittadinanza per ricevere denunzie ed effettuare i conseguenti controlli. Così anche le Stazioni Carabinieri della città e provincia sono aperte a coloro che vogliano denunciare. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni con la variazione di obiettivi ed orari”. (Veronica Crocitti)